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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Dalla Bibliometria allo sviluppo della Webometria
TEORIE > METODI > ANALISI QUANTITATIVE
Scopo di questa pagina
Oggi assistiamo a un travaso dei metodi bibliometrici sul Web e alla creazione di nuove modalità di misura consentite dai nuovi mezzi di comunicazione. Ma i nuovi mezzi citazionali basati sul web e sui social network presentano anche il rischio di consentire a molti di pubblicare banalità con pochi controlli.
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WEBOMETRICS RANKING: Lo sviluppo del Web ha causato un'evoluzione della Bibliometria con la creazione di nuovi indicatori complementari alla classica misura di impatto basato sull'analisi citazionale. L'esigenza di andare oltre la Bibliometria è nata dalla possibilità di svolgere analisi quantitative su un'enorme massa di documenti scientifici prima non accessibili. Per soddisfare questa esigenza è nata la Webometria che, secondo M.Thelwall (2008 Bibliometrics to Webometrics), presenta tre vantaggi rispetto alla Bibliometria:

  • Il web è più aggiornato dei classici database ISI, infatti il tempo che tradizionalmente intercorre tra l'inizio di una ricerca e la pubblicazione dei risultati è mediamente pari a due anni, mentre la pubblicazione su un website dell'evoluzione di una ricerca può essere analizzata fin dall'inizio con metodi webometrici senza attendere la sua pubblicazione.
  • il web contiene una vasta gamma di artefatti legati alla ricerca (brevetti, presentazioni, dati, website, software, ecc) che sono in grado di evidenziare le connessioni possibili tra quella ricerca e altre ricerche, oltre che il suo futuro impatto.
  • il web offre accesso libero permettendo lo svolgimento di analisi quantitative anche a chi non ha accesso ai database ISI

Punti di riflessione
Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato. (Albert Einstein)
Trasparenza in cambio di banalità?
La Bibliometria è nata con lo scopo di misurare l'impatto delle istituzioni scientifiche e delle loro pubblicazioni sull'ambiente scientifico. Molto è cambiato da quando E.Garfield, nel 1960, propose un sistema bibliografico per la letteratura scientifica che aveva lo scopo di arricchire i riferimenti bibliografici dei documenti scientifici introducendo parametri utili a determinarne l'importanza.  Oggi assistiamo a un travaso dei metodi bibliometrici sul Web e alla creazione di nuove modalità di misura consentite dai nuovi mezzi di comunicazione. Ma i nuovi mezzi citazionali basati sul web e sui social network presentano anche il rischio di consentire a molti di pubblicare banalità con pochi controlli, come ha messo in guardia Blaise Cronin (ved. bibliografia) nel suo articolo "Rank stupidity?".
La correttezza del valore delle citazioni è stata messa in dubbio dalla ricercatrice Kåre Letrud (vedi bibliografia) che, segnalando la presenza di un "bias da citazione affermativa", afferma che diverse concezioni scientifiche non confermate o male interpretate sono diventate dei miti scientifici difficili da ribaltare.
Oggi assistiamo a un travaso dei metodi bibliometrici sul Web e alla creazione di nuove modalità di misura consentite dai nuovi mezzi di comunicazione. Ma i nuovi mezzi citazionali basati sul web e sui social network presentano anche il rischio di consentire a molti di pubblicare banalità con pochi controlli
Impatto della ricerca scientifica
Come scrive Susan Wainwright nel report "Measuring Impact- A guide to resources", molte persone vorrebbero conoscere l'impatto delle loro organizzazioni sull'ambito di riferimento ma poi non sanno definirlo. La definizione che la Wainwright propone (p.10) è la seguente:

Impatto è ogni cambiamento risultante da un'attività, un progetto o un'organizzazione. Esso include effetti voluti e non voluti, negativi e positivi, a lungo termine così come a breve termine.



Misura dell'impatto dei contributi scientifici
Bibliometrics, Webometrics, Altmetrics
Impatto è ogni cambiamento risultante da un'attività, un progetto o un'organizzazione. Esso include effetti voluti e non voluti, negativi e positivi, a lungo termine così come a breve termine
Alcune definizioni
I termini che trattano del problema della misura dell'informazione esistono dagli anni '60 ma sono stati definiti e caratterizzati nel corso degli ultimi cinquanta anni.
Nella bibliografia in fondo a questa pagina sono disponibili documenti che tracciano la nascita e l'affinamento di queste discipline.


  • Bibliometrics (Bibliometria): applicazione di metodi matematici e statistici a libri ed altri strumenti di comunicazione (Alan Pritchard)

  • Informetrics (Infometria): si occupa della misura, delle teorie matematiche e della modellizzazione di tutti gli aspetti dell'informazione, oltrechè della sua memorizzazione e ricerca (Leo Egghe, Ronald Rousseau)

  • Cybermetrics (Cybermetria): analisi quantitativa di contenuti e applicazioni dell'intero Web, comprendente searching, email, newsgroup, ecc. (L.Bjorneborn, P.Ingwersen)

  • Webometrics (Webometria): analisi quantitativa di contenuti web, indirizzata a risolvere problemi bibliometrici (M.Thelwal)

Aree tematiche nelle quali avviene la misura dell'informazione
Webometrics
Questo diagramma è una rappresentazione grafica approssimativa dei confini della varie aree tematiche, utile solo a chiarire i diversi ambiti di applicazione delle tecniche di misura dell'informazione.
Vantaggi e svantaggi della Webometria
Lo sviluppo del Web ha causato un'evoluzione della Bibliometria con la creazione di nuovi indicatori complementari alla classica misura di impatto basato sull'analisi citazionale. L'esigenza di andare oltre la Bibliometria è nata dalla possibilità di svolgere analisi quantitative su un'enorme massa di documenti scientifici prima non accessibili. Per soddisfare questa esigenza è nata la Webometria che, secondo M.Thelwall (2008 Bibliometrics to Webometrics), presenta tre vantaggi rispetto alla Bibliometria:

  • Il web è più aggiornato dei classici database ISI, infatti il tempo che tradizionalmente intercorre tra l'inizio di una ricerca e la pubblicazione dei risultati è mediamente pari a due anni, mentre la pubblicazione su un website dell'evoluzione di una ricerca può essere analizzata fin dall'inizio con metodi webometrici senza attendere la sua pubblicazione.
  • il web contiene una vasta gamma di artefatti legati alla ricerca (brevetti, presentazioni, dati, website, software, ecc) che sono in grado di evidenziare le connessioni possibili tra quella ricerca e altre ricerche, oltre che il suo futuro impatto.
  • il web offre accesso libero permettendo lo svolgimento di analisi quantitative anche a chi non ha accesso ai database ISI

D'altro canto il web presenta degli svantaggi:

  • la sua qualità non è controllata, quindi i dati webometrici sono solo indicativi piuttosto che assicurare una robusta evidenza come nel caso dei dati ISI
  • i dati non sono standardizzati e questo rende difficoltosa la loro estrazione
  • sebbene i dati sul web siano molto aggiornati è difficile essere sicuri della data di pubblicazione che spesso non è presente
  • la completezza dei dati non è garantita, infatti essa varia in funzione delle scelte del singolo ricercatore o gruppo di ricerca
Mappa della Scienza basata sul clickstream di accesso alle riviste scientifiche e alle loro connessioni reciproche
Cliccare per andare all'articolo di Johan Bollen et al. 'Clickstream Data Yields High-Resolution Maps of Science'
Lo sviluppo del Web ha causato un'evoluzione della Bibliometria con la creazione di nuovi indicatori complementari alla classica misura di impatto basato sull'analisi citazionale. L'esigenza di andare oltre la Bibliometria è nata dalla possibilità di svolgere analisi quantitative su un'enorme massa di documenti scientifici prima non accessibili
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Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 3 luglio 2023

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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