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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Effetto Priming nella valutazione dell'informazione
TEORIE > CONCETTI > MEMORIA
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La combinazione di tre effetti quali (1) l'Agenda-Setting (cioè la scelta delle notizie salienti dei media), il (2) Framing (cioè il modo in cui le notizie vengono contestualizzate per favorire certe interpretazioni piuttosto che altre), e il (3) Priming (cioè la frequenza di ripetizione di una notizia), hanno un effetto determinante nel modificare gli atteggiamenti personali. Il concetto di priming proviene dalla psicologia cognitiva e consiste in una situazione cognitiva tale per cui uno stimolo (verbale, uditivo, visivo), al quale si è stati esposti in passato, influenza la percezione e l'interpretazione inconscia delle successive esposizioni allo stesso stimolo. Riguardo agli stimoli verbali e alle parole già udite o lette, il neurochirurgo Arnaldo Benini scrive nel suo libro "La coscienza imperfetta": "Comprendere una parola già vista e non percepita richiede un lavoro nelle aree del linguaggio meno intenso di quando si vede e si percepisce la parola per la prima volta. La facilitazione comporta un minor afflusso di sangue nelle aree coinvolte e una minore attività elettrica. Per la coscienza la parola è nuova, per i suoi meccanismi nervosi è una ripetizione. "  Il neuroscienziato David Eagleman scrive nel suo libro "In Incognito - La vita segreta della mente": "Se si è visto in foto il viso di qualcuno, lo si giudicherà più attraente la seconda volta che lo si guarda, e questo è vero anche quando non ci si ricorda affatto di averlo già contemplato. Questo 'effetto esposizione' illustra un fatto preoccupante: la memoria implicita influenza la nostra interpretazione del mondo, determinando che cosa ci piace, che cosa non ci piace e così via. Non vi stupirà apprendere che è in gran parte questo effetto a ispirare la creazione di un marchio, la costruzione di un personaggio o le linee guida della campagna di un leader politico: quando si è ripetutamente esposti  a un prodotto o a un volto, si finisce per preferirli."  Nell'ambito della memoria di lungo termine, il 'priming' riveste un ruolo particolare, infatti esso è un processo mnemonico inconscio che persiste nel tempo persino dopo un'unica esperienza di apprendimento. Secondo Kandel e Squire la sua origine è di natura evolutiva: "Il 'priming' è probabilmente vantaggioso in quanto gli animali si sono evoluti in un mondo in cui gli stimoli incontrati una volta hanno un'elevata probabilità di essere incontrati ancora. Il 'priming' migliora la velocità e l'efficienza con cui gli organismi interagiscono con un ambiente familiare. [...] Ken Paller e colleghi della Northwestern University hanno visto che l'attività elettrica sopra il lobo frontale dava origine ad una forma di 'priming' appena 200-400msec dopo la presentazione dello stimolo, ossia molto prima dell'attività elettrica che segnala la memoria conscia." Sembra dunque che il priming abbia l'effetto di creare, dopo il primo stimolo, un certo numero di neuroni silenti che, qualora lo stimolo si ripresentasse una seconda volta, attiverebbero il ricordo con un minor dispendio di energia cerebrale. Il priming viene accanitamente sfruttato dai media per "forzare" nella mente dei telespettatori, lettori o ascoltatori le notizie e i concetti scelti dai politici e dai pubblicitari.
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Punto chiave di questa pagina
MERA ESPOSIZIONE: La semplice esposizione a uno stimolo, ripetuta più volte, determina l'effetto priming nella mente del percettore. Si tratta di un effetto adattativo nato con l'evoluzione che ha favorito la sopravvivenza umana. L'esposizione ripetuta a uno stimolo (un oggetto, un suono, una persona, ecc.) dà come risultato una maggiore attrazione nei suoi confronti. Come ha scritto lo psicologo Robert B. Zajonc (vedi bibliografia): "Le conseguenze di ripetute esposizioni beneficiano l'organismo nelle relazioni con il suo ambiente di oggetti animati e inanimati. Esse permettono all'organismo di distinguere oggetti e luoghi sicuri da quelli che non lo sono, e ciò forma le basi più ancestrali dell'attaccamento sociale."
Punti di riflessione
Il Priming è un sistema mnemonico inconscio che consente a uno stimolo (verbale, uditivo, visivo) al quale si è stati esposti una prima volta, di essere riconosciuto le volte successive rapidamente e senza averne consapevolezza. Questa proprietà dell'essere umano, di origine evolutiva, provoca notevoli effetti sull'interpretazione e la valutazione dell'informazione.
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Comprendere una parola già vista e non percepita richiede un lavoro nelle aree del linguaggio meno intenso di quando si vede e si percepisce la parola per la prima volta. La facilitazione comporta un minor afflusso di sangue nelle aree coinvolte e una minore attività elettrica. Per la coscienza la parola è nuova, per i suoi meccanismi nervosi è una ripetizione. (Arnaldo Benini)
L'esposizione ripetuta a un'immagine aumenta l'attrazione inconscia nei suoi confronti
politici priming
Influenza dei messaggi subliminali e sopraliminali
Il modo per accedere all'inconscio, usato dai ricercatori, è stato quello "subliminale", cioè quello di esporre dei contenuti (parole, suoni, immagini, ecc) per un tempo inferiore alla soglia percettiva  umana, che è di circa 500ms. La coscienza del soggetto non è consapevole di aver visto i contenuti, ma il suo inconscio li ha registrati. Il sito Neuroscienze.net riporta:

L’interesse per la percezione subliminale risale ai primi del novecento e nasce grazie ai sorprendenti risultati degli esperimenti condotti dal nerurologo Otto Poetzel (riportati anche nell’edizione del 1919 de L’Interpretazione dei sogni di Freud). Questi sottoponeva dei soggetti a delle proiezioni di immagini per brevissime frazioni di secondo e poi chiedeva loro di disegnare ciò che avevano visto. Il giorno successivo esaminava i loro sogni, scoprendovi quegli elementi o particolari delle immagini proiettate che il soggetto non aveva rilevato consciamente il giorno prima e che non aveva riportato nei suoi disegni. Questi risultati portavano alla luce il fatto che l’uomo vede e sente molto di più di quanto egli consapevolmente crede di vedere e sentire, e non solo, ma anche che quanto egli vede e sente “senza saperlo” rimane presente ed agisce nella sua memoria subconscia. Tali risultati aprirono la strada a tutta un serie di studi sul fenomeno della percezione subliminale.



I messaggi "sopraliminali" implicano uno stimolo che ha un'influenza sia conscia che inconscia. A differenza dei messaggi subliminali, i messaggi sopraliminali contengono uno stimolo che le persone possono effettivamente notare, ma esse non sanno che sta influenzando il loro comportamento. Questo fenomeno influenza la vita quotidiana di ogni persona e prende il nome di "priming". Nella nostra rete semantica ogni nodo che contiene informazioni simili o correlate è connesso; se un'area della nostra rete semantica è attivata, lo sono anche altre aree. Di conseguenza i messaggi sopraliminali ci influenzano inducendoci a pensare ad aspetti di un messaggio che sono correlati. E' un meccanismo mentale che ci fa preferire tutto ciò che abbiamo già visto rispetto a stimoli completamente sconosciuti. Un automatismo usato dai pubblicitari e dai politici per favorire l'accoglimento rapido di prodotti, personaggi e idee. Il Priming consiste infatti nello sfruttamento dell'euristica del riconoscimento da parte dei comunicatori: quanto maggiore è l'enfasi e la frequenza con cui una notizia viene divulgata, tanto maggiore è anche il richiamo alla memoria dello schema mentale del lettore (e di tutti i concetti che il lettore ha associato nel tempo a quel tema). Sfruttando il priming i comunicatori influenzano le decisioni di voto degli elettori e di acquisto dei consumatori. Non a caso Amazon ha denominato "prime" i servizi che offre in abbonamento ai consumatori. Amazon non realizza pubblicità subliminale, ma il logo nasconde un messaggio subliminale che, forse, non hai ancora individuato. Il logo di Amazon include una specie di freccia nella parte inferiore, sotto le prime 4 lettere del brand. Questa freccia unisce gli estremi di due lettere, la A e la Z. Secondo alcune teorie relative ai messaggi subliminali, si tratta di un modo per dire al cliente che, nel loro sito, potrai trovare qualsiasi tipo di prodotto, dalla A alla Z.




Il Priming può contribuire (nel bene e nel male) a modificare i pregiudizi
La combinazione di tre effetti quali l'Agenda-Setting (cioè la scelta delle notizie salienti dei media), il Framing (cioè il modo in cui le notizie vengono contestualizzate per favorire certe interpretazioni piuttosto che altre), e il Priming (cioè la frequenza di ripetizione di una notizia), hanno un effetto determinante nel modificare gli atteggiamenti personali.

Una ricerca del politologo Shanto Yiengar della Stanford University ha mostrato che i pregiudizi delle persone possono essere modificati e "aggiornati" dalle notizie dei media. Questo, ad esempio, ha modificato nel tempo l'avversione della maggioranza degli statunitensi nei confronti degli afroamericani consentendo l'elezione di Obama, anche se il successivo presidente USA ha modificato in senso inverso la comunicazione pubblica orientandola verso il suprematismo dei bianchi. Yiengar scrive (ved. bibliografia 1998):

Non c'è dubbio che il pregiudizio razziale è profondamente radicato nella cultura americana, e vi sono notevoli prove che suggeriscono che i sentimenti razziali vengono acquisiti nei primi anni di vita. Inoltre, valori fondamentali quali individualismo e etica del lavoro, incoraggiano i cittadini a ritenere gli individui piuttosto che i fattori sociali responsabili di problemi quali povertà o crimine. La ricerca [da me effettuata nel corso di questo studio] suggerisce tuttavia che, nonostante il "condizionamento" fornito da tali processi di socializzazione durante tutto l'arco di vita, il quotidiano flusso di notizie è in grado di fornire un significativo valore aggiunto. Le persone sembrano ricorrere ad un processo più dinamico di ragionamento sui gruppi razziali nei quali la frequenza di particolari azioni da parte di singoli membri viene considerato come rivelatore delle caratteristiche del gruppo nel suo insieme. In questo senso, le persone sono bayesiane [cioè attuano un pensiero statistico], e "aggiornano" i loro stereotipi in accordo con le "evidenze" più recenti. Pertanto, i modelli razziali che riconoscono un valore dominante alle influenze personali stabili (in particolare, identificazione con un partito e con una ideologia politica) devono essere rivisti per consentire l'influenza delle circostanze.
Mera esposizione: una porta verso il subliminale
L'esposizione ripetuta a uno stimolo (un oggetto, un suono, una persona, ecc.) dà come risultato una maggiore attrazione nei suoi confronti. Come ha scritto lo psicologo Robert B. Zajonc (vedi bibliografia: Mera esposizione: una porta verso il subliminale):

Le conseguenze di ripetute esposizioni beneficiano l'organismo nelle relazioni con il suo ambiente di oggetti animati e inanimati. Esse permettono all'organismo di distinguere oggetti e luoghi sicuri da quelli che non lo sono, e ciò forma le basi più ancestrali dell'attaccamento sociale.

Il Priming in ambito politico
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L'effetto mera esposizione di Trump
La strategia d'immagine di ogni politico di successo (in questo caso Trump) è tutta costruita a tavolino nel suo sfruttamento di Priming, Framing e Agenda-Setting. (Cliccare per andare alla fonte)
Effetto Priming

Il concetto di priming proviene dalla psicologia cognitiva e consiste in una situazione cognitiva tale per cui uno stimolo (verbale, uditivo, visivo), al quale si è stati esposti in passato, influenza la percezione e l'interpretazione inconscia delle successive esposizioni allo stesso stimolo.
Riguardo agli stimoli verbali e alle parole già udite o lette, il neurochirurgo Arnaldo Benini scrive nel suo libro "La coscienza imperfetta" (p. 40):


Comprendere una parola già vista e non percepita richiede un lavoro nelle aree del linguaggio meno intenso di quando si vede e si percepisce la parola per la prima volta. La facilitazione comporta un minor afflusso di sangue nelle aree coinvolte e una minore attività elettrica. Per la coscienza la parola è nuova, per i suoi meccanismi nervosi è una ripetizione.


Ad esempio, nel mondo dei mass media, lo stimolo può essere una notizia e l'effetto priming è il richiamo, dalla memoria di lungo termine, di quella notizia e delle sensazioni ad essa associate. Il Priming è inconscio e si avvale di scorciatoie mentali (euristiche) nella valutazione della notizia, in particolare dell'euristica del riconoscimento che è la più utilizzata dai comunicatori politici e commerciali. Infatti ogni notizia viene memorizzata all'interno dello schema mentale che il lettore ha costruito nel tempo connettendo altre informazioni ricevute. Quando un nuovo stimolo si presenta (ad esempio una nuova notizia riguardante quel tema) il lettore richiama alla mente l'intero schema interpretativo. Uno degli effetti ritenuti più importanti nel determinare il richiamo dello schema mentale è la frequenza con la quale la notizia viene presentata al lettore, cioè le notizie più salienti dell'agenda setting.
A questo proposito scrive il neuroscienziato David Eagleman
(In Incognito - La vita segreta della mente p.73):

Se si è visto in foto il viso di qualcuno, lo si giudicherà più attraente la seconda volta che lo si guarda, e questo è vero anche quando non ci si ricorda affatto di averlo già contemplato. Questo 'effetto esposizione' illustra un fatto preoccupante: la memoria implicita influenza la nostra interpretazione del mondo, determinando che cosa ci piace, che cosa non ci piace e così via. Non vi stupirà apprendere che è in gran parte questo effetto a ispirare la creazione di un marchio, la costruzione di un personaggio o le linee guida della campagna di un leader politico: quando si è ripetutamente esposti  a un prodotto o a un volto, si finisce per preferirli.

Effetto della 'mera esposizione'

L'effetto priming nella valutazione dell'informazione è fondamentale, infatti esso non riguarda solo la velocità e l'efficienza del riconoscimento dello stimolo ma anche la sua associazione a sensazioni positive o negative; in questo senso vi è una forte correlazione tra l'effetto di repetition priming e quello di mere exposure. La differenza tra i due effetti sembra essere (ved. bibliografia Butler) che la mera esposizione è una sottocategoria del priming che si applica a stimoli non contenenti parole, mentre il priming percepisce sia stimoli senza parole sia stimoli con parole.


Scrivono Kandel e Squire (Come funziona la memoria pp.266-267):

Abbiamo particolari sensazioni relative ad un determinato cibo, a un luogo o a un qualche stimolo apparentemente neutrale, come un suono, in seguito alle esperienze che abbiamo avuto con particolari cibi, luoghi e suoni. Un'affascinante dimostrazione dell'apprendimento inconscio relativo a ciò che piace e non piace deriva da uno studio sull'effetto della '" mera esposizione " (ved.bibliografia).  Robert Zajonc, attualmente presso l'Università di Stanford, ha presentato a degli studenti universitari immagini di forme geometriche, ciascuna per cinque volte, per un tempo talmente breve (approssimativamente 1 millisecondo per ogni immagine) che gli studenti erano appena consapevoli di aver visto qualcosa. Infatti, in un successivo test di memoria essi non erano in grado di riconoscere come familiari le forme che avevano visto. Nonostante ciò, quando veniva chiesto loro di indicare le proprie preferenze, rispetto alle forme nuove, gli studenti preferivano le forme già viste. Pertanto gli individui avevano sviluppato giudizi positivi sul materiale già visto, sebbene non fossero consapevoli di aver visto il materiale in precedenza.


Mera esposizione (andamento nel tempo)
Zajonc Murphy
L'immagine mostra l'andamento dell'effetto mera esposizione nel tempo. Ad esempio, se si viene esposti all'immagine di una persona che si ritiene gradevole (linea verde), il massimo effetto di positività si raggiungerà dopo circa 10-20 esposizioni, ma se si verrà esposti a troppe ripetizioni (linea gialla) l'effetto di positività si ridurrà. Se invece si viene esposti all'immagine di una persona ritenuta sgradevole (linea rossa), la sgradevolezza si incrementerà nel tempo alle successive esposizioni. (ved. bibliografia Zajonc, Murphy 1973)
Effetto Priming
effetto priming
Il Priming consiste nello sfruttamento dell'euristica del riconoscimento da parte dei comunicatori: quanto maggiore è l'enfasi e la frequenza con cui una notizia viene divulgata, tanto maggiore è anche il richiamo alla memoria dello schema mentale del lettore (e di tutti i concetti che il lettore ha associato nel tempo a quel tema). Sfruttando il priming i comunicatori influenzano le decisioni di voto degli elettori e di acquisto dei consumatori.
Fattori che influenzano il consolidamento dei ricordi
L'insieme dei fattori che consentono l'immagazzinamento di ricordi nella memoria di lungo termine è così riassunto dai neurobiologi Eric Kandel e Larry Squire (pp.108-109 del libro "Come funziona la memoria"):

il numero di volte che l'evento o il fatto si è ripetuto, la sua importanza, la misura in cui lo possiamo organizzare e associare ad altre conoscenze già acquisite e la misura in cui rievochiamo il materiale dopo che ci è stato presentato per la prima volta. Tutti questi fattori influiscono sulla natura e sul grado di codificazione che avviene al momento dell'apprendimento e sull'efficacia con cui un nuovo evento o un nuovo fatto genera cambiamenti neuronali nell'encefalo.

Tuttavia, nell'ambito della memoria di lungo termine, il 'priming' riveste un ruolo particolare, infatti esso è un processo mnemonico inconscio che persiste nel tempo persino dopo un'unica esperienza di apprendimento. Secondo Kandel e Squire la sua origine è di natura evolutiva (pp.259-261):

Il 'priming' è probabilmente vantaggioso in quanto gli animali si sono evoluti in un mondo in cui gli stimoli incontrati una volta hanno un'elevata probabilità di essere incontrati ancora. Il 'priming' migliora la velocità e l'efficienza con cui gli organismi interagiscono con un ambiente familiare. [...] Ken Paller e colleghi della Northwestern University hanno visto che l'attività elettrica sopra il lobo frontale dava origine ad una forma di 'priming' appena 200-400msec dopo la presentazione dello stimolo, ossia molto prima dell'attività elettrica che segnala la memoria conscia.

Sembra dunque che il priming abbia l'effetto di creare, dopo il primo stimolo, un certo numero di neuroni silenti che, qualora lo stimolo si ripresentasse una seconda volta, attiverebbero il ricordo con un minor dispendio di energia cerebrale.
Definizioni

La memoria umana ha una natura polisemica, nel senso che è costituita da vari sistemi ciascuno dei quali attiva una serie di reti cerebrali che svolgono specifici processi mnestici. Nella figura a fianco è mostrata, per avere un quadro complessivo, una rappresentazione semplificata dei principali sistemi di memoria oggi noti tratta da "Sistemi di Memoria" di UNIFE.

Memoria Sensoriale
: gestisce gli stimoli provenienti dai sensi e si suddivide in memoria iconica (visiva) e memoria ecoica (uditiva)
Memoria di Lavoro:
mantiene ed elabora le informazioni durante l'esecuzione di compiti cognitivi (è il nostro presente)
Memoria Episodica
:  è costituita da specifici eventi ed esperienze di vita di ognuno
Memoria Semantica
: costituisce il repertorio di concetti, e il vocabolario linguistico e non linguistico che li esprime, posseduti da ogni persona
Memoria Procedurale
: consiste nel recupero di modi di procedere e sequenze di azioni dei quali la persona non è consapevole
Priming
: è l'identificazione inconscia di parole o oggetti ai quali si è stati esposti nel passato

Nota
: la memoria esplicita è detta anche "dichiarativa" perchè comprende conoscenze che possono potenzialmente essere dichiarate, ossia richiamate alla mente verbalmente o sotto forma di immagini mentali; la memoria implicita è detta anche "non dichiarativa" perchè include forme di apprendimento inconsce quali l'assuefazione e le abitudini

Struttura della memoria umana
Struttura della memoria
Ruolo del sistema "priming" nell'ambito della struttura complessiva della memoria umana
Conclusioni (provvisorie): importanza della ripetizione di parole e immagini nell'accettazione inconscia delle notizie dei media
Gli effetti combinati di tre effetti quali l'Agenda-Setting (cioè la scelta delle notizie salienti dei media), il Framing (cioè il modo in cui le notizie vengono contestualizzate per favorire certe interpretazioni piuttosto che altre), e il Priming (cioè la frequenza di ripetizione di una notizia), hanno un effetto determinante nel modificare gli atteggiamenti personali. Il concetto di priming proviene dalla psicologia cognitiva e consiste in una situazione cognitiva tale per cui uno stimolo (verbale, uditivo, visivo), al quale si è stati esposti in passato, influenza la percezione e l'interpretazione inconscia delle successive esposizioni allo stesso stimolo. Riguardo agli stimoli verbali e alle parole già udite o lette, il neurochirurgo Arnaldo Benini scrive nel suo libro "La coscienza imperfetta": "Comprendere una parola già vista e non percepita richiede un lavoro nelle aree del linguaggio meno intenso di quando si vede e si percepisce la parola per la prima volta. La facilitazione comporta un minor afflusso di sangue nelle aree coinvolte e una minore attività elettrica. Per la coscienza la parola è nuova, per i suoi meccanismi nervosi è una ripetizione. "  Il neuroscienziato David Eagleman scrive nel suo libro "In Incognito - La vita segreta della mente": "Se si è visto in foto il viso di qualcuno, lo si giudicherà più attraente la seconda volta che lo si guarda, e questo è vero anche quando non ci si ricorda affatto di averlo già contemplato. Questo 'effetto esposizione' illustra un fatto preoccupante: la memoria implicita influenza la nostra interpretazione del mondo, determinando che cosa ci piace, che cosa non ci piace e così via. Non vi stupirà apprendere che è in gran parte questo effetto a ispirare la creazione di un marchio, la costruzione di un personaggio o le linee guida della campagna di un leader politico: quando si è ripetutamente esposti  a un prodotto o a un volto, si finisce per preferirli."  Nell'ambito della memoria di lungo termine, il 'priming' riveste un ruolo particolare, infatti esso è un processo mnemonico inconscio che persiste nel tempo persino dopo un'unica esperienza di apprendimento. Secondo Kandel e Squire la sua origine è di natura evolutiva: "Il 'priming' è probabilmente vantaggioso in quanto gli animali si sono evoluti in un mondo in cui gli stimoli incontrati una volta hanno un'elevata probabilità di essere incontrati ancora. Il 'priming' migliora la velocità e l'efficienza con cui gli organismi interagiscono con un ambiente familiare. [...] Ken Paller e colleghi della Northwestern University hanno visto che l'attività elettrica sopra il lobo frontale dava origine ad una forma di 'priming' appena 200-400msec dopo la presentazione dello stimolo, ossia molto prima dell'attività elettrica che segnala la memoria conscia." Sembra dunque che il priming abbia l'effetto di creare, dopo il primo stimolo, un certo numero di neuroni silenti che, qualora lo stimolo si ripresentasse una seconda volta, attiverebbero il ricordo con un minor dispendio di energia cerebrale.
L' "Effetto Priming" domina la scena in ogni fase politica e nell'informazione è sempre maggiore: quando una nuova informazione si impone all'opinione pubblica, ad esempio di natura politica come quella dei volti di Di Maio e Salvini che hanno sostituito i volti di Berlusconi e Renzi nella frequenza di apparizione su giornali e televisioni, quei volti verranno accolti con maggior favore indipendentemente dai concetti che quei politici esprimono. Essi diventano popolari in virtù del più facile riconoscimento che la frequenza di visione procura. In Italia, parole come "populismo", "sovranismo", "razzismo" e "xenofobia" sono diventate di moda e vengono frequentemente ripetute da molti commentatori. Raramente esse vengono spiegate e approfondite: esse restano sospese in aria ad inquietare l'opinione pubblica e a stimolare comportamenti pericolosi. Ciò non significa che bisogna censurare le notizie: basterebbe non ripeterle accanitamente anche quando non serve. I media sono responsabili del favore che certe immagini o certe idee diffondono!
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Libri consigliati
a chi vuole tentare di resistere all'effetto priming
Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 2 luglio 2023

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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