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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Imparare a leggere (e continuare a farlo per tutta la vita) riduce i deficit cognitivi e l'invecchiamento cerebrale
TEORIE > CONCETTI > INSEGNAMENTO
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Il recente sviluppo delle tecniche di imaging biomedico (fMRI, RM, PET, ecc.) ha confermato che imparare a leggere influenza positivamente lo sviluppo del cervello dei bambini. In particolare le ultime ricerche (Brian A.Wandell et al.) hanno individuato l'importanza delle connessioni tra i circuiti neurali della materia grigia e quelli della materia bianca. E' stato accertato che tali connessioni si incrementano durante la fase di apprendimento della lettura, consentendo di programmare azioni mirate di training sia nei bambini dislessici che nei bambini sani e negli adulti. Com'è noto, la plasticità cerebrale diminuisce con l'avanzare dell'età e il volume della corteccia frontale si riduce. Nel 2001 una ricerca sperimentale di neuroimaging (Denise C. Park, aveva mostrato che, quando giovani e anziani vengono sottoposti a test cognitivi, mentre i giovani utilizzano l'intero cervello (materia grigia e materia bianca) gli anziani, per fronteggiare l'atrofia cerebrale, reclutano altre aree del cervello per risolvere il compito cognitivo. Ricerche sono ancora in corso ma, un recente studio dell'Università di Tokyo, ha mostrato che le modifiche più importanti per la plasticità del cervello degli anziani avvengono nella materia bianca (costituita da assoni deputati al trasporto dell'informazione). Lo studio comparato ha accertato infatti che gli anziani, almeno nei test visivi, recuperano plasticità per merito della materia bianca. L'atto della lettura si compone di due processi cerebrali separati che coinvolgono le aree fonologiche (uditive) e quelle ortografiche (visive) del cervello. In un recente studio di un gruppo di neuroscienziati della Stanford University, guidati da Jason D.Yeatmen sono stati identificati due fasci principali di materia bianca che afferiscono sia alle regioni della neocorteccia incaricate della manipolazione fonologica sia a quelle incaricate di vedere le parole durante la lettura. Uno dei fattori più importanti nello sviluppo di una società è la lotta alla povertà verbale infatti, come scrive Maryanne Wolf citando varie ricerche: "a cinque anni, alcuni bambini cresciuti in ambienti linguisticamente poveri hanno ascoltato 32 milioni di parole in meno rispetto al tipico bambino appartenente al ceto medio. [...] Nella maturazione linguistica del bambino, niente è isolato e senza conseguenze. [...] "
Nello sviluppo iniziale delle abilità linguistiche, uno dei principali aiuti alla futura capacità di leggere è semplicemente la quantità di tempo riservata al 'chiacchierare a tavola'. L'importanza di gesti così banali come parlare al bambino, leggergli qualcosa e ascoltarlo è una parte importante dello sviluppo linguistico iniziale, ma la realtà di molte famiglie (alcune economicamente disagiate, altre no) è che viene dedicato troppo poco tempo perfino a queste attenzioni elementari prima che il bambino raggiunga i cinque anni. [...] Tutti i professionisti che si occupano di bambini possono aiutare a fare in modo che i genitori prendano coscienza del contributo che possono dare alle capacità dei figli.
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MATERIA GRIGIA E MATERIA BIANCA: Chi non ha contemplato come si forma un ricordo, si genera una frase, si apprezza un tramonto, si compie un atto creativo o si commette un crimine atroce? Il cervello umano è un organo da tre libbre che rimane in gran parte un enigma. Ma la maggior parte delle persone ha sentito parlare della materia grigia del cervello , necessaria per le funzioni cognitive come l'apprendimento, il ricordo e il ragionamento. Più specificamente, la materia grigia si riferisce alle regioni del cervello in cui sono concentrate le cellule nervose, note come neuroni . La regione considerata più importante per la cognizione è la corteccia cerebrale , un sottile strato di materia grigia sulla superficie del cervello.
Ma l'altra metà del cervello, la materia bianca , è spesso trascurata. La materia bianca si trova sotto la corteccia e anche più in profondità nel cervello. Ovunque si trovi, la materia bianca collega tra loro i neuroni all'interno della materia grigia.
Punti di riflessione
Recenti studi di neuroimaging (Wandell, Yeatman et al.) hanno mostrato che l'attività di lettura stimola la creazione di connessioni neurali tra materia bianca e materia grigia del cervello. Si ipotizza che tale incremento di connettività cerebrale riduca i deficit cognitivi (sia nei bambini che negli adulti) e l'invecchiamento cerebrale.

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Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito...perché la lettura è un'immortalità all'indietro. (Umberto Eco)
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E' l'assioma, la convinzione o il paradigma di partenza che condiziona la percezione, la valutazione e la conclusione che poi ne consegue, se cambia l'assioma di partenza si modifica tutto il processo percettivo e di conseguenza cambia l'interpretazione della realtà. Siamo esseri abitudinari, abbiamo bisogno di conferme, abbiamo bisogno di sapere che la nostra realtà è stabile ed è quella che abbiamo definito e tradotto in convinzioni, che sono strumenti concettuali di tipo interpretativo. (Doriano Dal Cengio p.212 del libro "La realtà delle cose)
Plasticità del cervello
Il recente sviluppo delle tecniche di imaging biomedico (fMRI, RM, PET, ecc.) ha confermato che imparare a leggere influenza positivamente lo sviluppo del cervello dei bambini. In particolare le ultime ricerche (Brian A.Wandell et al. 2012 ved. bibliografia) hanno individuato l'importanza delle connessioni tra i circuiti neurali della materia grigia e quelli della materia bianca. E' stato accertato che tali connessioni si incrementano durante la fase di apprendimento della lettura, consentendo di programmare azioni mirate di training sia nei bambini dislessici che nei bambini sani e negli adulti.
Connessione tra neuroni
I neuroni sono composti da un corpo cellulare (il nucleo del neurone) a da parecchi dendriti che smistano i segnali elettrici da/verso i corpi cellulari dei neuroni. La materia bianca (costituita da assoni) connette la materia grigia (costituita da neuroni). Cliccare sull'immagine per una breve descrizione del sistema nervoso.
Com'è noto, la plasticità cerebrale diminuisce con l'avanzare dell'età e il volume della corteccia frontale si riduce. Nel 2001 una ricerca sperimentale di neuroimaging (Denise C. Park et al. ved. bibliografia), aveva mostrato che, quando giovani e anziani vengono sottoposti a test cognitivi, mentre i giovani utilizzano l'intero cervello (materia grigia e materia bianca) gli anziani, per fronteggiare l'atrofia cerebrale, reclutano altre aree del cervello per risolvere il compito cognitivo. Ricerche sono ancora in corso ma, un recente studio dell'Università di Tokyo (2014 - Le Scienze ved. bibliografia), ha mostrato che le modifiche più importanti per la plasticità del cervello degli anziani avvengono nella materia bianca (costituita da assoni deputati al trasporto dell'informazione). Lo studio comparato ha accertato infatti che gli anziani, almeno nei test visivi, recuperano plasticità per merito della materia bianca.
Imparare a leggere influenza positivamente lo sviluppo del cervello dei bambini
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La materia bianca è il sistema connettivo dell'intero cervello. E' costituita da assoni (equivalenti a fili rivestiti di mielina) che connettono i neuroni della materia grigia. La materia grigia è in realtà di colore rosa a causa dei vasi sanguigni che la irrorano e diventa grigia quando viene separata dal corpo.
Relazione tra lettura e materia bianca
Un esperimento di neuroimaging, condotto da Keller e Just nel 2010 (ved. bibliografia), che ha coinvolto 72 studenti di 8-12 anni, 47 dei quali con scarse capacità di lettura attribuite alla rilevazione strumentale di minori quantità di materia bianca, è stato condotto sottoponendo i bambini a 100 ore di studio assistito da insegnanti (per sei mesi) per migliorare le loro capacità di lettura. L'esito dell'esperimento ha portato a un incremento delle capacità di decodifica fonologica e a un notevole incremento della materia bianca.
Cos'è la materia bianca
Fino agli anni '80 gli studi sul cervello hanno privilegiato la materia grigia, trascurando la materia bianca. Studi recenti (ved. bibliografia) hanno messo in rilievo l'importanza della materia bianca per la salute mentale, infatti ci si è resi conto che la materia bianca mette in connessione tutte le parti della materia grigia che riguardano l'apprendimento. Malattie della materia bianca provocano seri deficit cognitivi sia nei giovani (autismo, difficoltà di lettura, problem-solving, pensiero critico, ecc) che negli anziani (demenza vascolare, Alzheimer, ictus, ecc).
Importanza della materia bianca
L'atto della lettura si compone di due processi cerebrali separati che coinvolgono le aree fonologiche (uditive) e quelle ortografiche (visive) del cervello. In un recente studio di un gruppo di neuroscienziati della Stanford University, guidati da Jason D.Yeatmen (2012 ved. bibliografia) sono stati identificati due fasci principali di materia bianca che afferiscono sia alle regioni della neocorteccia incaricate della manipolazione fonologica sia a quelle incaricate di vedere le parole durante la lettura (vedere figura a lato).
Nel corso della ricerca sperimentale con un gruppo di 55 bambini di 7 anni, seguiti nell'apprendimento con tecniche di neuro-imaging fino a 12 anni è stato notato che, nonostante venisse fornita la stessa qualità di insegnamento, esisteva una grande variabilità di risultati nei soggetti. Il tasso di apprendimento di un bambino che impara presto a leggere alla scuola elementare è altamente predittivo di quello che sarà il suo rendimento di lettura attraverso tutta la sua adolescenza e la vita adulta. I risultati mostrati dall'imaging fanno pensare che si attivino processi biologici in specifici tratti della materia bianca che differiscono da bambino a bambino e che dipendono dalla capacità della materia bianca di svilupparsi in risposta all'attività di lettura. Ulteriori studi saranno necessari per determinare se specifici bambini con difficoltà cognitive possano beneficiare di un addestramento personalizzato.
La povertà verbale non danneggia solo il linguaggio ma anche la riflessione. Non ascoltare certe parole significa non imparare certi concetti. Non incontrare certe forme della sintassi vuol dire capire meno i nessi tra certi eventi di un racconto. Non conoscere le forme del racconto vuol dire essere meno in grado di dedurre e prevedere
Differenze nel patrimonio lessicale dei bambini
Uno dei fattori più importanti nello sviluppo di una società è la lotta alla povertà verbale infatti, come scrive Maryanne Wolf citando varie ricerche (pp.114-115): a cinque anni, alcuni bambini cresciuti in ambienti linguisticamente poveri hanno ascoltato 32 milioni di parole in meno rispetto al tipico bambino appartenente al ceto medio. [...]
Nella maturazione linguistica del bambino, niente è isolato e senza conseguenze. [...]
Nello sviluppo iniziale delle abilità linguistiche, uno dei principali aiuti alla futura capacità di leggere è semplicemente la quantità di tempo riservata al 'chiacchierare a tavola'. L'importanza di gesti così banali come parlare al bambino, leggergli qualcosa e ascoltarlo è una parte importante dello sviluppo linguistico iniziale, ma la realtà di molte famiglie (alcune economicamente disagiate, altre no) è che viene dedicato troppo poco tempo perfino a queste attenzioni elementari prima che il bambino raggiunga i cinque anni. [...]
Tutti i professionisti che si occupano di bambini possono aiutare a fare in modo che i genitori prendano coscienza del contributo che possono dare alle capacità dei figli.
Un film sulla lettura: The Reader
Un film drammatico sull'intuizione del valore della lettura da parte di una donna analfabeta, sulla percezione di quanto la mancanza della lettura l'abbia danneggiata emotivamente e sulla sua voglia di recuperare l'irrecuperabile.
Leggere
I would read more but I had to bring the books to court for bankruptcy
Conclusioni (provvisorie): Quando giovani e anziani vengono sottoposti a test cognitivi, mentre i giovani utilizzano l'intero cervello (materia grigia e materia bianca) gli anziani, per fronteggiare l'atrofia cerebrale, reclutano altre aree del cervello per risolvere il compito cognitivo
Il recente sviluppo delle tecniche di imaging biomedico (fMRI, RM, PET, ecc.) ha confermato che imparare a leggere influenza positivamente lo sviluppo del cervello dei bambini. In particolare le ultime ricerche (Brian A.Wandell et al.) hanno individuato l'importanza delle connessioni tra i circuiti neurali della materia grigia e quelli della materia bianca. E' stato accertato che tali connessioni si incrementano durante la fase di apprendimento della lettura, consentendo di programmare azioni mirate di training sia nei bambini dislessici che nei bambini sani e negli adulti. Com'è noto, la plasticità cerebrale diminuisce con l'avanzare dell'età e il volume della corteccia frontale si riduce. Nel 2001 una ricerca sperimentale di neuroimaging (Denise C. Park, aveva mostrato che, quando giovani e anziani vengono sottoposti a test cognitivi, mentre i giovani utilizzano l'intero cervello (materia grigia e materia bianca) gli anziani, per fronteggiare l'atrofia cerebrale, reclutano altre aree del cervello per risolvere il compito cognitivo. Ricerche sono ancora in corso ma, un recente studio dell'Università di Tokyo, ha mostrato che le modifiche più importanti per la plasticità del cervello degli anziani avvengono nella materia bianca (costituita da assoni deputati al trasporto dell'informazione). Lo studio comparato ha accertato infatti che gli anziani, almeno nei test visivi, recuperano plasticità per merito della materia bianca. L'atto della lettura si compone di due processi cerebrali separati che coinvolgono le aree fonologiche (uditive) e quelle ortografiche (visive) del cervello. In un recente studio di un gruppo di neuroscienziati della Stanford University, guidati da Jason D.Yeatmen sono stati identificati due fasci principali di materia bianca che afferiscono sia alle regioni della neocorteccia incaricate della manipolazione fonologica sia a quelle incaricate di vedere le parole durante la lettura. Uno dei fattori più importanti nello sviluppo di una società è la lotta alla povertà verbale infatti, come scrive Maryanne Wolf citando varie ricerche: "a cinque anni, alcuni bambini cresciuti in ambienti linguisticamente poveri hanno ascoltato 32 milioni di parole in meno rispetto al tipico bambino appartenente al ceto medio. [...] Nella maturazione linguistica del bambino, niente è isolato e senza conseguenze. [...] " Nello sviluppo iniziale delle abilità linguistiche, uno dei principali aiuti alla futura capacità di leggere è semplicemente la quantità di tempo riservata al 'chiacchierare a tavola'. L'importanza di gesti così banali come parlare al bambino, leggergli qualcosa e ascoltarlo è una parte importante dello sviluppo linguistico iniziale, ma la realtà di molte famiglie (alcune economicamente disagiate, altre no) è che viene dedicato troppo poco tempo perfino a queste attenzioni elementari prima che il bambino raggiunga i cinque anni. [...] Tutti i professionisti che si occupano di bambini possono aiutare a fare in modo che i genitori prendano coscienza del contributo che possono dare alle capacità dei figli.
per scaricare le conclusioni (in pdf):
La razionalità richiede impegno personale!
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Libri consigliati
a chi vuole capire cos'è la lettura per il cervello
Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 28 giugno 2023

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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