
Money!
Come scrive Susan Wainwright nel report "Measuring Impact- A guide to resources", molte persone vorrebbero conoscere l'impatto delle loro organizzazioni sull'ambito di riferimento ma poi non sanno definirlo. La definizione che la Wainwright propone (p.10) è la seguente:
Impatto è ogni cambiamento risultante da un'attività, un progetto o un'organizzazione. Esso include effetti voluti e non voluti, negativi e positivi, a lungo termine così come a breve termine.


I termini che trattano del problema della misura dell'informazione esistono dagli anni '60 ma sono stati definiti e caratterizzati nel corso degli ultimi cinquanta anni.
Nella bibliografia in fondo a questa pagina sono disponibili documenti che tracciano la nascita e l'affinamento di queste discipline.
- Bibliometrics (Bibliometria): applicazione di metodi matematici e statistici a libri ed altri strumenti di comunicazione (Alan Pritchard)
- Informetrics (Infometria): si occupa della misura, delle teorie matematiche e della modellizzazione di tutti gli aspetti dell'informazione, oltrechè della sua memorizzazione e ricerca (Leo Egghe, Ronald Rousseau)
- Scientometrics (Scientometria): studio quantitativo dello sviluppo della scienza (W. Nalimov, Z.M. Mulchenko)
- Cybermetrics (Cybermetria): analisi quantitativa di contenuti e applicazioni dell'intero Web, comprendente searching, email, newsgroup, ecc. (L.Bjorneborn, P.Ingwersen)
- Webometrics (Webometria): analisi quantitativa di contenuti web, indirizzata a risolvere problemi bibliometrici (M.Thelwal)
- Altmetrics: analisi e impiego di indicatori d'impatto in ambito scientifico basati su attività e strumenti online (J.Priem, P.Groth, D.Taraborelli)

Lo sviluppo del Web ha causato un'evoluzione della Bibliometria con la creazione di nuovi indicatori complementari alla classica misura di impatto basato sull'analisi citazionale. L'esigenza di andare oltre la Bibliometria è nata dalla possibilità di svolgere analisi quantitative su un'enorme massa di documenti scientifici prima non accessibili. Per soddisfare questa esigenza è nata la Webometria che, secondo M.Thelwall (2008 Bibliometrics to Webometrics), presenta tre vantaggi rispetto alla Bibliometria:
Il web è più aggiornato dei classici database ISI, infatti il tempo che tradizionalmente intercorre tra l'inizio di una ricerca e la pubblicazione dei risultati è mediamente pari a due anni, mentre la pubblicazione su un website dell'evoluzione di una ricerca può essere analizzata fin dall'inizio con metodi webometrici senza attendere la sua pubblicazione.
il web contiene una vasta gamma di artefatti legati alla ricerca (brevetti, presentazioni, dati, website, software, ecc) che sono in grado di evidenziare le connessioni possibili tra quella ricerca e altre ricerche, oltre che il suo futuro impatto.
il web offre accesso libero permettendo lo svolgimento di analisi quantitative anche a chi non ha accesso ai database ISI
D'altro canto il web presenta degli svantaggi:
la sua qualità non è controllata, quindi i dati webometrici sono solo indicativi piuttosto che assicurare una robusta evidenza come nel caso dei dati ISI
i dati non sono standardizzati e questo rende difficoltosa la loro estrazione
sebbene i dati sul web siano molto aggiornati è difficile essere sicuri della data di pubblicazione che spesso non è presente
la completezza dei dati non è garantita, infatti essa varia in funzione delle scelte del singolo ricercatore o gruppo di ricerca
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B.C.Brookes - Biblio-, Sciento-, Infor-Metrics??? What are we talking about? (1990) - Informetric 89/90
W.W. Hood, C. S. Wilson - The literature of bibliometrics, scientometrics, and informetrics (PDF) (2001) - Scientometrics Vol.52 No.2
C.Neylon, S.Wu - Article-Level Metrics and the Evolution of Scientific Impact (2009) - PLoS Biol 7(11): e1000242
M.Thelwall, Bibliometrics to Webometrics (2008) Journal of Information Science
J.Bollen, H. Van de Sompel, A.Hagberg, L.Bettencourt, R.Chute, M.A.Rodriguez, L.Balakireva (2008) - Clickstream Data Yields High-Resolution Maps of Science - PLoS ONE 4(3): e4803
- G.A. Lozano, V. Larivière, Y. Gingras (2012) - The weakening relationship between the Impact Factor and papers’ citations in the digital age
- Blaise Cronin (2014) - Rank Stupidity? - Project Syndicate 14 ottobre 2014
- Gola Dem (2011), How to increase your papers citations and h index in 5 simple steps - Metodi per incrementare artificiosamente il proprio citation index
- Nader Ale Ebrahim (2015), 10 Simple Steps to Maximize your Citation | Current World Environment
- Nader Ale Ebrahim (2015), Should you care about your h-index, and if so, how to improve it?
- Kåre Letrud, Sigbjørn Hernes (2019), Affirmative citation bias in scientific myth debunking: A three-in-one case study - Plos One
Pagina aggiornata il 13 marzo 2021