
C'è una zona cieca nella nostra consapevolezza, chiamata Bias Blind Spot, che ci impedisce di vederci dall'esterno. Essa è tale per cui, mentre siamo in grado di vedere i comportamenti errati negli altri, non riusciamo a vedere i nostri e crediamo di esserne esenti.
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Osservazioni quotidiane confermano l'esistenza di pregiudizi [bias] nella percezione umana. Noi troviamo che i nostri avversari, e a volte anche i nostri colleghi, vedono eventi e problemi attraverso il prisma distorcente della loro ideologia politica, della storia e degli interessi individuali o del loro gruppo, e del loro desiderio di vedere se stessi in una luce positiva. Quando tuttavia riflettiamo sulla nostra visione del mondo, generalmente rileviamo poche prove di questi pregiudizi. Abbiamo l'impressione di vedere problemi ed eventi "obiettivamente", come sono in realtà. Vorremmo concedere, forse, che alcune delle nostre opinioni sono state modellate dalla nostra esperienza personale e dall'identità di gruppo, ma sentiamo che nel nostro particolare caso questi fattori hanno condotto ad aumentare la conoscenza piuttosto che il pregiudizio.

Il problema, difficilmente risolvibile, sembra essere quello che le persone non vogliono (inconsciamente) ammettere a se stessi i propri pregiudizi. Ad esempio, fanno notare gli psicologi Mahzarin R. Banaji e Anthony G. Greenwald nel loro libro "Blind Spot - Hidden biases of good people", nella società nordamericana c'è tuttora una discriminazione razziale nei confronti degli afroamericani che non si esplicita direttamente ma, indirettamente attraverso un "aiuto selettivo", cioè aiutando o preferendo i bianchi ai neri in molte situazioni sociali (es: assunzioni, assegnazione di servizi pubblici, posti in ospedale, ecc). Banaji e Greenwald hanno condotto esperimenti con il metodo dell' Implicit Association Test (IAT). Questo test misura atteggiamenti e credenze implicite (inconsce) che le persone non vogliono o non sanno dichiarare. Riportiamo dal sito in italiano (al quale si accede cliccando sull'immagine a fianco), la seguente espressione dei ricercatori che hanno ideato e sperimentato il test:
Molti anni fa, Fedor Dostoevskij ha scritto: “Ogni uomo ha reminiscenze che non svelerebbe a nessuno se non ai suoi amici. Ha inoltre altre questioni nella sua mente che non direbbe neanche ai suoi amici, ma solo a se stesso, ed in segreto. Ma ci sono altre questioni che l’uomo ha paura di rivelare anche a se stesso, ed ogni uomo corretto conserva un buon numero di tali questioni nella sua mente.” Questa citazione di Dostoevskij cattura due concetti che l'IAT ci aiuta ad indagare. Primo, possiamo non avere intenzione di condividere i nostri atteggiamenti privati con altre persone. Secondo, possiamo non essere consapevoli di alcuni dei nostri stessi atteggiamenti. I suoi risultati all’IAT possono includere entrambe le componenti di controllo e consapevolezza.
Io sono l'unico umano cosciente in un mondo di pecore.

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Emily Pronin et al. (2002), The Bias Blind Spot: perception of bias in self versus others (PDF) [1037 citazioni]
Irene Scopelliti et al (2015), Bias Blind Spot: Structure, Measurement, and Consequences (PDF) [60 citazioni]
Emily Pronin, Matthew B. Kugler (2006), Valuing thoughts, ignoring behavior: The introspection illusion as a source of the bias blind spot (PDF) [391 citazioni]
Richard F. West, Russell J. Meserve, Keith E. Stanovich (2012), Cognitive Sophistication Does Not Attenuate the Bias Blind Spot (PDF) [254 citazioni]
Joyce Ehrlinger et al. (2005), Peering Into the Bias Blind Spot: People’s Assessments of Bias in Themselves and Others (PDF) [154 citazioni]
Samuel McNerney (2013), The Bias Within The Bias - Scientific American
(2013), Outsmarting our brains (PDF) - Documento dell'evento organizzato da Ernst & Young per il proprio management per favorire la diversità nei gruppi di lavoro
Matthew Hutson (2013), ‘Blindspot: Hidden Biases of Good People’ by Mahzarin R. Banaji and Anthony G. Greenwald - The Washington Post
Anthony G. Greenwald (1998), Measuring Individual Differences in Implicit Cognition: The Implicit Association Test (PDF) [6902 citazioni]
(2011), Personal bias: the blind spot of science - Il caso dello scienziato Stephen Jay Gould verso Samuel George Morton su Teschi e Pregiudizi
Evan Kelso (2013), Biased About Biases: The Origins and Growth of Human Conflict
a chi vuole tentare di mitigare la sua zona cieca
Pagina aggiornata il 15 luglio 2022