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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Come diventare anonimi sul web per difendere la propria Privacy
TEORIE > STRUMENTI > MOTORI DI RICERCA
Il punto chiave
Affermare che non si è interessati al diritto alla privacy perché non si ha nulla da nascondere è come dire che non si è interessati alla libertà di parola perché non si ha nulla da dire. (Edward Snowden)
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La privacy non è un problema tecnico ma è un enorme problema filosofico che investe tutti i cittadini. (Evgenj Morozov)
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Aziende come Google stanno costruendo un nuovo ordine economico la cui materia prima è l'esperienza della vita umana. Qualsiasi cosa facciamo vale come fonte di dati che servono non solo ai fini economici, ma a trasformare la vita stessa, secondo un meccanismo senza fine. Se un comportamento non è conveniente al conto economico di una compagnia di assicurazione, dati e prezzi permetteranno di dissuadere l'utente. (Soshana Zuboff)
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C'è una componente magica nell'esaudire i desideri con una semplice ricerca sul web, opere come quella di Zuboff contribuiscono al disvelamento di questo incanto a cui siamo tutti esposti. (Carlo Bastasin)
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Cittadini comuni intercettati incidentalmente
L'89% delle persone intercettate dalla NSA erano cittadini comuni, senza alcuna relazione con il terrorismo internazionale, come ha rivelato il 5 luglio 2014 il Washington Post, sulla base dei report di Edward Snowden.
Picco di accessi alla Rete Tor dopo il Datagate
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Il giornalista Carlo Bastasin, recensendo il libro "Il capitalismo della sorveglianza" di Soshana Zuboff ha scritto sul Sole24Ore  del 27 ottobre 2019: "Secondo Zuboff aziende come Google stanno costruendo un nuovo ordine economico la cui materia prima è l'esperienza della vita umana. Qualsiasi cosa facciamo vale come fonte di dati che servono non solo ai fini economici, ma a trasformare la vita stessa, secondo un meccanismo senza fine. Se un comportamento non è conveniente al conto economico di una compagnia di assicurazione, dati e prezzi permetteranno di dissuadere l'utente." Su internet la distruzione della privacy avviene a opera dei guardiani algoritmici che dirigono la nostra ricerca di informazioni su Internet, e ci impongono risultati di ricerca selezionati per noi, oltre a profilare per scopi commerciali la nostra identità.
La nostra privacy dovrebbe essere come il sigillo della tomba di Tutankhamon
privacy
La tomba di Tutankhamon fu aperta il 17 febbraio 1923. Gli scienziati stimano che la tomba fosse rimasta intatta per 3.245 anni prima che il sigillo sulla porta fosse rotto e gli archeologi entrassero nella tomba del famoso Faraone.
Proteggere la propria privacy non è un problema tecnico ma intellettuale
Quando si parla delle violazioni della privacy il ritornello popolare più comune è "non ho nulla da nascondere". Il giurista Daniel Solove ha evidenziato (ved. bibliografia) la pericolosità dell'atteggiamento della maggior parte degli statunitensi i quali, dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre e il conseguente programma governativo di monitoraggio delle comunicazioni, si erano detti disposti ad accettare intrusioni nelle loro conversazioni telefoniche e tracciamenti delle loro ricerche online. Solove condensa la posizione del cittadino medio americano in questa asserzione: "sono d'accordo che il governo infranga i diritti di un numero potenzialmente elevato di cittadini americani, magari rovinando le loro vite in un processo, fino a quando non succede a me". Solove scrive (p.10):


Ho suggerito una metafora diversa [da quella del romanzo 1984 di Orwell] per cogliere il problema - Il processo di Franz Kafka, che raffigura una burocrazia con scopi imperscrutabili che utilizza informazioni sulle persone per prendere decisioni importanti su di loro, ma nega alle persone la possibilità di sapere in che modo le informazioni su di loro sono usate. I problemi catturati dalla metafora di Kafka sono di tipo diverso rispetto ai problemi causati dalla sorveglianza. Spesso non provocano inibizione o freddezza. Essi sono invece problemi di elaborazione informazioni, uso o analisi dei dati, piuttosto che di raccolta informazioni. Essi influenzano i rapporti di forza tra le persone e le istituzioni dello Stato moderno.


Ed è proprio questo il punto: sapere in che modo vengono usate le informazioni su di noi infatti, come riporta Solove, è noto che le aziende prima di assumere un individuo vanno a verificare il suo profilo sui social media, oppure le società di assicurazioni sulla vita vanno a verificare le sue condizioni sanitarie, o le banche, prima di concedere un prestito, vanno a controllare il suo stato patrimoniale, ecc. Mentre Daniel Solove ha evidenziato la ristrettezza della visione della privacy introdotta dall'argomento "non ho nulla da nascondere", il sociologo Evgeni Morozov (ved.bibliografia), scrivendo del Datagate e delle rivelazioni di Edward Snowden, ha detto che la privacy non è un problema tecnico ma è un enorme problema filosofico, nel senso che aspettarsi che il rispetto della privacy venga imposto per legge è miope ed ingenuo dato che il potenziale persuasivo nella proposizione di servizi apparentemente gratuiti di cui le multinazionali della comunicazione (Google, Facebook, ecc) dispongono è enorme. Secondo Morozov il problema è di natura intellettuale, riguarda il consumismo informativo al quale ci siamo ormai assuefatti.

Il giornalista Carlo Bastasin, recensendo il libro "Il capitalismo della sorveglianza" di Soshana Zuboff ha scritto sul Sole24Ore  del 27 ottobre 2019:

Secondo Zuboff aziende come Google stanno costruendo un nuovo ordine economico la cui materia prima è l'esperienza della vita umana. Qualsiasi cosa facciamo vale come fonte di dati che servono non solo ai fini economici, ma a trasformare la vita stessa, secondo un meccanismo senza fine. Se un comportamento non è conveniente al conto economico di una compagnia di assicurazione, dati e prezzi permetteranno di dissuadere l'utente.


Su internet la distruzione della privacy avviene a opera dei guardiani algoritmici che dirigono la nostra ricerca di informazioni su Internet, e ci impongono risultati di ricerca selezionati per noi, oltre a profilare per scopi commerciali la nostra identità. L'algoritmo che seleziona per noi le notizie che più possono interessarci apparentemente è un vantaggio ma danneggia il senso civico perchè le "questioni importanti alla base della vita sociale sono la ragion d'essere della democrazia" e potrebbero essere fuori dal radar dei nostri interessi "personali", e in tal modo non le incontreremmo mai. Eli Pariser, nel libro "Il Filtro", spiega come le ricerche che ognuno di noi fa su un qualsiasi motore siano condizionate dalle precedenti ricerche fatte dal nostro indirizzo IP e memorizzate dal motore. Per avere dei risultati non influenzati dalle nostre ricerche passate è indispensabile dotarsi di un software per la navigazione anonima.

Perchè la privacy è importante
Vengono mostrate le modalità con cui le informazioni su di noi presenti in Rete possono essere usate a nostro svantaggio, e come in futuro le cose potrebbero peggiorare.
Come verificare la tracciabilità del proprio browser
La configurazione del proprio browser è determinante nel favorire o ostacolare la tracciabilità della propria navigazione: più il browser è facilmente identificabile, più informazioni condividerà con i website che si visitano. E' possibile verificare la tracciabilità del proprio browser con uno strumento reso disponibile da Panopticlick dal pulsante a fianco. Una guida al fingerprinting è consultabile qui.

Per approfondire tecnicamente questo aspetto vedere articolo di Eckersley in bibliografia.

Verificare la tracciabilità del proprio web browser
Cliccare sull'immagine per verificare le caratterististiche di tracciabilità del proprio browser
Privacy: impedire la memorizzazione di cookie e flash cookie

Se non si vuole navigare in modo anonimo è consigliabile, come misura minima, cancellare i cookie e flash cookie che durante la navigazione vengono memorizzati nel browser. Riguardo ai normali cookie è opportuno impostare le opzioni della privacy sul browser che si impiega in modo da impedirne la memorizzazione (ad eccezione dei siti ai quali lo si vuole permettere). Una guida per disattivare la memorizzazione dei cookie su diversi tipi di browser è disponibile qui. Riguardo ai flash cookies si consiglia di installare un software gratuito di uso più generale, CCleaner, e selezionare la rimozione dei flash cookies in Applicazioni-Multimedia-Adobe Flash Player.

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Rete Tor
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Navigazione anonima

Una delle reti più usate per anonimizzare la navigazione, anche nei paesi dove vige la censura, è la rete Tor. Io consiglio l'uso del Tor Browser Bundle che può essere scaricato qui. A differenza di qualche anno addietro nell'uso della rete Tor la navigazione avviene alla stessa velocità di quella normale. L'uso di Tor si è intensificato a seguito del Datagate e delle rivelazioni di Edward Snowden sul vasto programma di intercettazioni messo in piedi dalla National Security Agency statunitense (NSA). A seguito di tali rivelazioni si è verificato un raddoppio (da 600.000 a 1.2 milioni) degli utenti che quotidianamente accedono alla rete Tor, come mostrato nella chart a fianco.

Web Proxy

Privoxy è un proxy per i protocolli http e https che ci aiuta a difendere la nostra privacy durante la navigazione. Privoxy è un “web proxy” ovvero un software che si interpone tra client e server inoltrando le comunicazioni tra i due e filtrandole: il PC client si connette quindi alla rete non in maniera diretta, ma attraverso, appunto, questo strumento. I proxy possono essere utilizzati per varie ragioni che vanno dall’aggiramento di particolari restrizioni alla fruizione di particolari servizi, dalla necessità di connettersi a particolari server inaccessibili in maniera diretta alla – come nel caso di Privoxy – navigazione in modo anonimo e sicuro. Si tratta di un software estremamente potente che permette una configurazione estremamente accurata delle proprie regole, ma che anche nella sua configurazione più semplice dimostra la sua efficacia. La guida per l'installazione di privoxy è disponibile qui. È bene precisare però che per garantire un corretto anonimato sul web sarebbe auspicabile integrare Privoxy con Tor: dato che Privoxy di per sé è assolutamente inadatta a garantire un anonimato assoluto.

Navigare su una VPN (Virtual Private Network)
Pe navigare in modo anonimo si può utilizzare una VPN, cioè una rete privata virtuale (VPN) che impiega connessioni point-to-point su una rete pubblica o privata, ad esempio Internet. Per approfondire qui. Il servizio ha un costo annuale di 50-100€. Un'alternativa comoda e gratuita è offerta dal browser "Opera" che offre una VPN (illimitata e gratuita) ai propri utenti.
Virtual Private Network
Cliccare per acquistare il servizio VPN
Navigazione senza filtri

Un'alternativa comoda, ma non altrettanto efficace, all'uso della rete Tor è l'impiego del motore DuckDuckGo che non filtra le ricerche dei singoli utenti, ma ovviamente, non ha la stessa efficacia del motore google utilizzabile su Tor. Le differenze tra i due motori, in merito alla tracciatura degli utenti sono qui descritte.
Secondo un test condotto nel febbraio 2013
Google rimane il miglior motore di ricerca rispetto a Bing, DuckDuckGo e Blekko.

Motore senza filtri
Conclusioni (provvisorie): come vivere in un mondo senza privacy
La privacy è importante perchè abbiamo il diritto di sapere in che modo e per quale scopo vengono usate le informazioni su di noi. Il giurista Daniel Solove ha evidenziato la pericolosità della visione della privacy introdotta dall'argomento "non ho nulla da nascondere" addotto dagli statunitensi dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre e il conseguente programma governativo di monitoraggio delle comunicazioni. In quell'occasione la maggior parte delle persone intervistate si era detta disposta ad accettare intrusioni nelle loro conversazioni telefoniche e tracciamenti delle loro ricerche online.
Il sociologo Evgeni Morozov, scrivendo del Datagate e delle rivelazioni di Edward Snowden, ha detto che la privacy non è un problema tecnico ma è un enorme problema filosofico, nel senso che aspettarsi che il rispetto della privacy venga imposto per legge è miope ed ingenuo. Infatti il potenziale persuasivo nella proposizione di servizi apparentemente gratuiti di cui le multinazionali della comunicazione (Google, Facebook, ecc) dispongono è enorme. Secondo Morozov il problema è di natura intellettuale, e riguarda il consumismo informativo al quale ci siamo ormai assuefatti. Se vogliamo qualcosa e non vogliamo pagare niente per averla siamo degli illusi: tutto si paga in un modo o in un altro. Ecco perchè la cessione spontanea della propria privacy è destinata a rimanere un problema delle cui conseguenze ci accorgeremo quando sarà troppo tardi.
La razionalità richiede impegno personale!
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)


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Libri consigliati
a chi non vuole rischiare di dare in pasto a chiunque i propri dati personali
Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 16 maggio 2021

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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