La maggior parte delle persone, quando percepisce di avere un'opinione diversa da quella della maggioranza, si rifugia nel silenzio.
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Quando il setting dell'agenda dei media spinge certi temi all'attenzione pubblica e ne trascura altri magari più veri e urgenti, questi ultimi cadranno nella spirale del silenzio accompagnati dalla frustrazione di coloro che vorrebbero che se ne parlasse.
Elisabeth Noelle-Neumann evidenzia il fatto che le opinioni che i mass media trascurano subiscono, nella mente delle persone, un processo di svalutazione e di vergogna ad essere espresse. Poche persone sono abbastanza forti e libere da sostenere il peso psicologico di percepirsi isolati nel loro contesto sociale. Questo comportamento sociale si basa sull'euristica del conformismo e, in particolari situazioni, può portare a gravi conseguenze come dimostra il caso del plotone 101 descritto qui.

La teoria della spirale del silenzio nacque dalla constatazione che, nell'ultima fase di una elezione (in Germania negli anni '70), lo spostamento improvviso di opinioni e preferenze elettorali si verificano non nella maggioranza rumorosa (coloro che non hanno timore di dichiarare la propria preferenza), ma nella minoranza silenziosa (coloro che temono la sconfitta della parte preferita e si rifugiano nel silenzio). Secondo la Noelle-Neumann la paura dell'isolamento è una forza centrifuga che accelera la discesa di un'opinione nella spirale del silenzio.

In questa valutazione le opinioni espresse dai mass media hanno un ruolo prevalente perchè vengono ritenute più autorevoli delle opinioni del proprio circolo familiare o professionale. I mass media creano un'immagine dell'opinione generale (spesso non corrispondente alla realtà), determinando nelle persone una spinta a conformarsi a quell'immagine.
Le opinioni diffuse dai mass media determinano la caduta nella spirale del silenzio delle opinioni da essi trascurate. Ad esempio, i sondaggi elettorali hanno lo scopo di creare delle previsioni che orientino gli elettori e facciano scivolare nel silenzio le opinioni contrarie a quelle previsioni. In tal modo i committenti dei sondaggi elettorali creano una realtà fittizia (uno pseudo-ambiente nella mente di ogni persona direbbe Walter Lippmann) che, spesso, finisce per realizzarsi. Per approfondire gli aspetti legati all'esclusione delle notizie dall'agenda dei media (agenda-cutting) andare alla pagina Agenda Setting e alla pagina Manipolazione mediatica.

Sometimes you have to take sides and take a position.
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Elisabeth Noelle-Neumann (1984), The Spiral of Silence - (PDF) Premessa all'edizione italiana del 2002
- Pamela J. Shoemaker et al. (2000), Fear of Social Isolation: Testing an Assumption from the Spiral of Silence (PDF) [53 citazioni] - Analisi critica della teoria
- I social network innescano la 'spirale del silenzio' - ANSA 28 agosto 2014
- Social Media and the ‘Spiral of Silence’ - PEWResearch Internet Project August 26, 2014
- Stella C. Chia (2014), How Authoritarian Social Contexts Inform Individuals’ Opinion Perception and Expression - (PDF)
- D. Garth Taylor (1982), Pluralistic Ignorance and the Spiral of Silence: A Formal Analysis - Contiene i link a varie ricerche sul tema
- Jörg Matthes, Johannes Knoll, Christian von Sikorski (2018), The “Spiral of Silence” Revisited: A Meta-Analysis on the Relationship Between Perceptions of Opinion Support and Political Opinion Expression (PDF)
- Davide Buonpane (2020), Sardine: un movimento emozionale contro lo sfruttamento delle emozioni - Ribalta
Pagina aggiornata il 31 luglio 2021