Emotività ed Erotismo hanno determinato inaspettatamente un beneficio allo sviluppo culturale della specie umana? Neurobiologia dell'Erotismo
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In che modo l'essere umano si è distaccato dalle altre specie nell'uso della sessualità? I neuroscienziati Jeffrey Pedrazzoli e Serge Wunsch scrivono: "Nei mammiferi non-primati (roditori, canidi, ovini …), il comportamento sessuale è un vero e proprio comportamento riproduttivo. È specificatamente organizzato per realizzare la copulazione eterosessuale, che consente il deposito dello sperma nella vagina, ottenendo così la fecondazione". Inizia quindi una fase di "proto-erotismo" che Wunsh descrive così: "A partire dagli ominidi (grandi scimmie: oranghi, gorilla, scimpanzé, bonobo, esseri umani), i principali fattori biologici che controllano la copulazione eterosessuale (riflessi sessuali, feromoni, ormoni, sistema di ricompensa e cognizione) sono modificati". A seguito della lenta modifica dei principali fattori biologici, dal proto-erotismo si arriva all'erotismo, come scrivono Pedreazzoli e Wunsch: "L’essere umano può quindi avere, a differenza dei roditori, delle attività sessuali in tutti i periodi dei cicli ormonali e in tutte le stagioni. Questi fattori biologici non orientano più il comportamento sessuale verso la copulazione “riflesso” ed eterosessuale, ma piuttosto verso la ricerca delle ricompense cerebrali (i piaceri erotici), che arrivano tramite la stimolazione « appresa » delle zone erogene. Questi cambiamenti sono all’origine dell’erotismo". I filosofi Ferdinand Fellmann e Rebecca Walsh addirittura estendono l'importanza dell'erotismo nella creazione della mente moderna, scrivendo: "L'effetto di eccitazione dell'intimità trasforma i bisogni sessuali in rappresentazioni erotiche, e l'erotismo, quindi, è considerato la fonte della creazione della mente. L'erotismo, o l'amore ad alta energia di Eros, ha plasmato la psiche umana; è più che fare sesso per divertimento, poiché è una disposizione mentale a prendere coscienza della tenerezza tra i sessi. Molti mammiferi conducono una vita completamente asessuata al di fuori del loro breve periodo di calore; normalmente non vivono “con” l'altro sesso. Per gli esseri umani, al contrario, l'altro sesso è presente praticamente in ogni momento, poiché le fantasie erotiche rimangono sempre". Sull'importanza della cultura nel determinare le scelte erotiche, infine, Jeffrey Pedersoli e Serge Wunsh scrivono: "È questo sistema di ricompensa associato alle zone erogene, che pare sia diventato negli esseri umani il fattore principale all’origine della sessualità e dell'erotismo. E sono poi la cognizione e la cultura che sembrano essere invece all’origine del divieto o dello sviluppo delle forme sofisticate - sia concrete che simboliche o artistiche - di eccitazione, di piacere e di attaccamento sessuale".
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EMERSIONE DELL'EROTISMO NEGLI UMANI: Diversi fattori sembrano essenziali e fondamentali per fare emergere l'erotismo nell'uomo: il passaggio dai riflessi copulatori “riflesso” verso delle attività erotiche “apprese”, la comparsa di un fenomeno di erotizzazione del corpo, la preponderanza del sistema di ricompensa (che genera le sensazioni di piacere) e il notevole sviluppo della neocorteccia (che permette la ricerca delle forme sofisticate di eccitazione, di piacere sessuale e di attaccamento sessuale). A causa dell’evoluzione del comportamento sessuale, sembrerebbe che il sistema di ricompensa (e quindi le sensazioni di piacere che genera) non sia un fattore secondario della sessualità umana. È questo sistema di ricompensa associato alle zone erogene, che pare sia diventato negli esseri umani il fattore principale all’origine della sessualità e dell'erotismo. E sono poi la cognizione e la cultura che sembrano essere invece all’origine del divieto o dello sviluppo delle forme sofisticate - sia concrete che simboliche o artistiche - di eccitazione, di piacere e di attaccamento sessuale.
Punti di riflessione
Diversi studi, in biologia, genetica e neuroscienze, hanno dimostrato che alcuni fattori sono cambiati nel corso dell'evoluzione. Nei primati i circuiti olfattivi sono alterati, le attività sessuali sono dissociate dai cicli ormonali (riproduzione e comportamento sessuale sono diventati indipendenti l'uno dall'altro), il riflesso lordotico dell'accoppiamento non è più funzionale e la corteccia è molto sviluppata nell'essere umano. Per queste ragioni, l'analisi dei dati disponibili suggerisce che: (1) la dinamica del comportamento sessuale si è significativamente evoluta dai primati antropoidi; (2) la dinamica funzionale della copulazione eterosessuale è molto probabilmente disorganizzata; (3) le dinamiche comportamentali che emergono con gli ominidi - da fattori che ancora esistono nella copulazione eterosessuale - sembrerebbero fondarsi su una ricerca di ricompensa erotica, mediante la stimolazione delle zone erogene; e (4) negli esseri umani, a causa dell'ampio sviluppo cognitivo, la sessualità è strutturata da rappresentazioni culturali. (Serge Wunsch)
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Ciò che vediamo è ciò che il cervello ci permette di vedere, attraverso le sue regole e attraverso il modo in cui il sistema della percezione visiva è organizzato. Quando il cervello si ammala, la nostra facoltà visiva viene a esserne profondamente modificata, se non annichilita. (Semir Zeki)
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Un sondaggio pubblicato a giugno [2018] da Public Health England ha rilevato che il 49% delle donne di età compresa tra 25 e 34 anni si lamentava della mancanza di godimento sessuale; in tutte le età, il 42% delle donne era insoddisfatto. Il più recente National Survey of Sexual Attitudes and Lifestyles, pubblicato nel 2013, ha rilevato che le persone in Gran Bretagna stavano facendo meno sesso di una volta, con una bassa funzione sessuale che colpisce circa il 15% degli uomini e il 30% delle donne. Difficoltà a raggiungere l'orgasmo è stata segnalata dal 16% delle donne, mentre il 15% degli uomini ha sofferto di eiaculazione precoce e il 13% ha avuto disfunzione erettile. I problemi con la risposta sessuale erano comuni, colpendo il 42% degli uomini e il 51% delle donne che hanno segnalato uno o più problemi nell'ultimo anno. (Emine Saner)
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L'erotismo è raggiunto e definito dall'elevata quantità di energia mostrata nella sessualità animale. Proponiamo che l'intelligenza emotiva umana unica sia dovuta a questo "trabocco" di energia di accoppiamento. Quella che dal punto di vista della sopravvivenza sembra un'enorme perdita di tempo e di energie si rivela un inaspettato beneficio psicologico. La deviazione dell'energia sessuale dalla procreazione, un processo che sfocia in fantasie erotiche, trasforma l'intimità in una fonte di autocoscienza umana. Ciò pone un'enfasi diversa sul significato dell'erotismo e fornisce uno scenario coerente di sviluppo mentale al di là delle mere capacità cognitive. (Ferdinand Fellman, Rebecca Walsh)
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Noi concludiamo che il senso morale umano non deriva principalmente dal benessere sociale, ma dall'emotività nei rapporti personali con i nostri simili. Il comportamento morale umano non può essere ridotto a un mero insieme di strategie di sopravvivenza; una valutazione positiva fine a se stessa distingue l'autoconvalida umana dagli atti di vanto sociale mostrati da primati non umani. (Ferdinand Fellman, Rebecca Walsh)
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È noto che l'amigdala è coinvolta in situazioni di paura e la sua disattivazione, quando i soggetti visualizzano le immagini dei loro partner così come durante l'eiaculazione maschile umana, implica una diminuzione della paura. Inoltre, la passione totalizzante dell'amore romantico è rispecchiata da una sospensione del giudizio o da un rilassamento dei criteri di giudizio in base ai quali valutiamo le altre persone, una funzione della corteccia frontale. Questa zona corticale, insieme alla corteccia parietale e parti del lobo temporale, è stata anche comunemente trovata coinvolta nelle emozioni negative. La sua inattivazione negli stati romantici oltre che materni – di fronte alla persona amata – non deve quindi sorprendere perché, quando siamo profondamente innamorati, sospendiamo quei giudizi critici che altrimenti utilizziamo per valutare le persone. (Semir Zeki)
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L'amore è una specie di ossessione e nelle sue fasi iniziali comunemente immobilizza il pensiero e lo incanala nella direzione di un singolo individuo. Le prime fasi dell'amore romantico sembrano correlarsi anche con un'altra sostanza, il fattore di crescita nervosa, che è risultato essere elevato in coloro che si sono innamorati di recente rispetto a coloro che non sono innamorati o che hanno un legame relazionale stabile e duraturo. (Semir Zeki)
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Possiamo osservare che lo sviluppo degli aspetti cognitivi e culturali dei piaceri del corpo non è automatico. Lo sviluppo dell'erotismo è potenziale. Dipende sia dall'ambiente ecologico che da quello culturale. Per ciò che riguarda l’influenza ecologica, se le risorse disponibili nell'ambiente sono molto limitate, come nel caso dei Siriono in Bolivia, la ricerca del cibo diventa quasi l’unica preoccupazione del gruppo sociale. In un contesto del genere, anche se esistono i fattori biologici dell’erotismo, i vincoli ambientali estremi esistenti inducono uno stato psichico in cui la fame e la ricerca del cibo sono una preoccupazione costante. Di conseguenza, lo sviluppo culturale è minimo e l’erotismo è inesistente. Per quanto riguarda invece l'influenza culturale, sembrerebbe che, nelle società tradizionali le più sessualmente "liberali", il piacere sessuale - e soprattutto genitale - diventi spontaneamente un fattore strutturante della psiche. La sessualità diventa apparentemente onnipresente, a partire dall'infanzia, e successivamente nella vita quotidiana degli adulti. L'erotismo sembra onnipresente in questi contesti, ma sembra essere elementare e senza elaborazione culturale sofisticata. (Jeffrey Pedrazzoli, Serge Wunsch)
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Questa indagine interculturale sulle usanze sessuali tratta la modestia sessuale nell'abbigliamento e nella parola, la privacy per il rapporto sessuale, la licenza cerimoniale, gli scherzi e l'elusione. Si scopre che la modestia sessuale non è correlata a una serie di tabù sessuali, ma è positivamente correlata al tentativo di confinare i rapporti sessuali all'interno del matrimonio. Questa combinazione di restrizioni sessuali, chiamata modestia-castità, è in gran parte proprietà delle società contadine, al contrario delle società primitive. (William Stephens)
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È questo sistema di ricompensa associato alle zone erogene, che pare sia diventato negli esseri umani il fattore principale all’origine della sessualità e dell'erotismo. E sono poi la cognizione e la cultura che sembrano essere invece all’origine del divieto o dello sviluppo delle forme sofisticate - sia concrete che simboliche o artistiche - di eccitazione, di piacere e di attaccamento sessuale. (Jeffrey Pedrazzoli, Serge Wunsch)
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Una serie di studi osservazionali ha dimostrato che un contatto breve e casuale da parte di estranei può avere effetti comportamentali positivi nelle persone e persino renderle più generose. I commensali del ristorante danno una mancia più generosa se la cameriera li tocca casualmente quando restituisce il resto. (Dan-Mikael Ellingsen)
L'erotismo sembra una caratteristica unica degli esseri umani, che si è evoluta lentamente in accordo con l'evoluzione del cervello. Il neuroscienziato Serge Wunsch scrive: "negli esseri umani, a causa dell'ampio sviluppo cognitivo, la sessualità è strutturata da rappresentazioni culturali".
Sesso? Per carità, non nominiamo nemmeno questa parola peccaminosa. "Quelle cose lì" si fanno solo con la propria moglie, solo per procreare e facendo ben attenzione a non provare nessun piacere che altrimenti Gesù se ne accorge e capisce che stiamo barando. Questa, in estrema sintesi, la posizione dei devoti (ovviamente quelli, diciamo così, estremisti) della chiesa cristiana che costituiscono la maggioranza in una specifica zona geografica degli Stati Uniti, quella di sud est, non a caso denominata la "Bible Belt"
L'ovulazione nascosta della femmina degli ominidi
Qual è la differenza nell'ovulazione tra le specie umane e gli altri mammiferi? La differenza sembra essere nel fatto che nelle femmine degli ominidi si è evoluto il "ciclo mestruale", mentre nelle altre specie è rimasto attivo il "ciclo estrale", che colloca la fertilità in un ambito temporale ristratto e che necessita di essere segnalato al maschio. Il sito BiologySir così descrive la differenza tra i due cicli sessuali:
La differenza fondamentale tra ciclo mestruale ed estrale è che il ciclo mestruale si verifica in primati come scimmie ed esseri umani in cui l'ovulo non fecondato insieme alla rottura dell'epitelio uterino circa 50-100 ml di sangue e del muco viene scaricato attraverso l'orifizio vaginale ed è chiamato flusso mestruale mentre il ciclo estrale rappresenta la femmina che diventa sessualmente reattiva e si trova solo in una stagione particolare, questo periodo di reattività sessuale della femmina è chiamato ciclo estrale o periodo di calore e non c'è deflusso dalla vagina, l'endometrio viene riassorbito.
Negli ominidi l'ovulazione è nascosta, per cui il maschio non può essere certo della fertilità della femmina e questo, secondo alcuni studiosi, ha determinato la nascita dell "coppia". Il sito Sublimia (vedi bibliografia 2013), riporta:
Le femmine delle altre specie animali segnalano in qualche modo di essere in periodo fertile e quindi pronte per l’accoppiamento, lo fanno ad esempio con gli odori, (cosa che avviene anche nell’essere umano grazie ad un feromone chiamato copulina prodotto dalle donne in periodo ovulatorio anche se il raggio di azione è molto limitato e il suo scopo è essenzialmente fare innalzare, fino ad una concentrazione pari al 150%, il testosterone nell’uomo con cui si accompagnano), oppure con l’arrossamento della vulva tipica di diversi primati, l’afflusso di sangue alla vulva imita il rossore tipico dei frutti maturi e indica senza ombra di dubbio la sopraggiunta fertilità. Non si sa quando nè come, nella linea evolutiva che dagli ominidi porta all’homo sapiens, le femmine abbiano smesso di segnalare chiaramente ai maschi il loro periodo fertile anzi addirittura secondo una teoria lo dissimulano. L’ovulazione nascosta ha permesso la creazione della coppia secondo gli evoluzionisti perchè il maschio non sapendo quando fosse il periodo buono per accoppiarsi sarebbe rimasto in compagnia della femmina accoppiandosi spesso per intercettare l’occasione buona a generare.
I filosofi Ferdinand Fellmann e Rebecca Walsh addirittura avanzano l'ipotesi che l'erotismo abbia portato, all'essere umano, un beneficio psicologico e scrivono: "Proponiamo che l'intelligenza emotiva umana sia dovuta al "trabocco" di energia di accoppiamento. Quella che dal punto di vista della sopravvivenza sembra un'enorme perdita di tempo e di energie si rivela un inaspettato beneficio psicologico. La deviazione dell'energia sessuale dalla procreazione, un processo che sfocia in fantasie erotiche, trasforma l'intimità in una fonte di autocoscienza umana"
Origini dell'erotismo negli animali, negli ominidi e nell'Homo Sapiens
I neuroscienziati Jeffrey Pedrazzoli e Serge Wunsh hanno svolto un'analisi minuziosa del percorso degli ominidi verso l'erotismo e scrivono (vedi bibliografia Neurobiologia dell'Erotismo):
Comportamento riproduttivo e proto-erotismo nei mammiferi
1 - Nei mammiferi non-primati (roditori, canidi, ovini …), il comportamento sessuale è un vero e proprio comportamento riproduttivo. È specificatamente organizzato per realizzare la copulazione eterosessuale, che consente il deposito dello sperma nella vagina, ottenendo così la fecondazione. Esistono diversi circuiti innati specializzati (vedi figura – circuiti olfattivi e dei feromoni sessuali, circuiti dei riflessi copulatori (lordosi, immobilizzazione; erezione, eiaculazione), circuiti del sistema di ricompensa, ormoni e secondariamente, la cognizione). Questi circuiti precablati permettono innanzitutto di riconoscere il partner del sesso opposto e di scatenare l’eccitazione sessuale, per poi mettere in pratica le attività motorie di copulazione, per arrivare infine ad elaborare gli apprendimenti sessuali che ottimizzano questa copulazione. L’attività dei vari circuiti è controllata dagli ormoni. Tuttavia, si possono osservare alcune attività non copulatorie, che potrebbero corrispondere ad un proto-erotismo. Per esempio, le femmine in calore strofinano talvolta la loro vulva su degli oggetti. I maschi stimolano a volte il loro pene con la loro bocca o con le loro zampe anteriori. Gli elefanti maschi stimolano occasionalmente i loro genitali con la loro proboscide. Prima e dopo la copulazione, i cani e i gatti maschi leccano abitualmente i propri genitali, e questo causa spesso dei movimenti convulsivi della pelvi. Questo indica che la stimolazione dei genitali innesca dei riflessi sessuali. Ma è difficile capire se gli animali provano del piacere, e se le attività osservate rientrano nell’ambito di una dinamica erotica, e cioè se denotano come negli esseri umani un comportamento deliberatamente ricercato per provare delle sensazioni erotiche.
Circuiti neurobiologici della riproduzione nei roditori
Schema semplificato, nella femmina di un roditore, dei principali circuiti neurobiologici del comportamento riproduttivo (circuiti olfattivi, motori e del sistema di ricompensa). Cliccare per approfondire
La comparsa dell’erotismo
2 – Abbiamo potuto osservare il fatto che a partire dagli ominidi (grandi scimmie: oranghi, gorilla, scimpanzé, bonobo, esseri umani), i principali fattori biologici che controllano la copulazione eterosessuale (riflessi sessuali, feromoni, ormoni, sistema di ricompensa e cognizione) sono modificati.
La lordosi è il riflesso sessuale cruciale della femmina dei mammiferi. Ma a partire dagli ominidi, e per ragioni attualmente sconosciute, la lordosi diventa accessoria. L'importanza dell’olfatto e dei feromoni sessuali diminuisce gradualmente, e l’organo vomeronasale che è specializzato nel rilevamento dei feromoni, non è più funzionale a partire dalle scimmie del Vecchio Mondo (le catarrine, i babbuini, i gibboni e gli ominidi). L'importanza degli ormoni diminuisce inoltre in particolare a partire dagli scimpanzé bonobo: le attività sessuali diventano dissociate dai cicli fisiologici degli ormoni. L’essere umano può quindi avere, a differenza dei roditori, delle attività sessuali in tutti i periodi dei cicli ormonali e in tutte le stagioni. Questi fattori biologici non orientano più il comportamento sessuale verso la copulazione “riflesso” ed eterosessuale, ma piuttosto verso la ricerca delle ricompense cerebrali (i piaceri erotici), che arrivano tramite la stimolazione « appresa » delle zone erogene. Questi cambiamenti sono all’origine dell’erotismo.
Schema di sintesi: Evoluzione dei principali fattori che controllano il comportamento sessuale dei mammiferi
(1) Fattore primordiale dell’erotismo; (2) Fattore modulatore dell’erotismo.
(1) Fattore primordiale dell’erotismo; (2) Fattore modulatore dell’erotismo.
Piacere ed erotismo negli ominidi
3 – A causa del deterioramento e/o modifiche dei fattori di cui sopra (riflessi, olfatto ed ormoni), il sistema di ricompensa diventa il fattore principale della sessualità degli ominidi. Questo sistema cerebrale è all’origine di molti apprendimenti che facilitano lo sviluppo dei comportamenti. La stimolazione delle zone erogene attiva in particolare il sistema di ricompensa, che genera poi dei sentimenti di piacere erotico, e induce soprattutto all'apprendimento di una motivazione per ripetere queste stimolazioni sessuali.
Inoltre, per ragioni ancora poco conosciute, diverse zone del corpo possono diventare erogene, e addirittura molto erogene (zona orale, zona anale, i seni…. Possiamo quindi osservare l’emergere di nuove attività sessuali (masturbazione reciproca, bacio, sfregamento genito-genitale..), non innate, non riflessi e non copulatorie, ma apprese, e il cui scopo sembra essere quello della stimolazione di diverse zone erogene per procurare delle ricompense erotiche cerebrali.
Ma se la natura erotica delle attività sessuali degli ominidi non umani è altamente probabile, in particolare nel bonobo (masturbazione, sfregamento genito-genitale ...), possiamo già parlare di erotismo? Dato che la maggior parte delle attività erotiche osservate è o molto breve (una decina di secondi), o legata al contesto: la gerarchia, la dominanza, l’alimentazione, la riconciliazione…. In effetti sembrerebbe che non esistano nelle grandi scimmie delle attività realizzate unicamente per cercare e magnificare le varie sensazioni erotiche, ma anche alimentari, olfattive o auditive. Apparentemente, è solamente grazie allo sviluppo significativo delle facoltà cognitive, che permettono in particolare l’emergere della cultura, che comparirà l’erotismo nella specie umana.
Quando compare l'erotismo nella specie umana? Pedrazzoli e Wunsch fanno la seguente ipotesi: "Apparentemente, è solamente grazie allo sviluppo significativo delle facoltà cognitive, che permettono in particolare l’emergere della cultura, che comparirà l’erotismo nella specie umana"
Sessualità erotica e culturale degli umani
4 – È il notevole sviluppo della neocorteccia, che permette la comparsa di sofisticate rappresentazioni cognitive, e anche quella della cultura, che modificano a loro volta profondamente i comportamenti umani. A causa della sofisticazione di questi processi cognitivi, le attività erotiche non sono più delle semplici risposte alle caratteristiche di un ambiente o di un partner. L'attività erotica può essere realizzata in modo ritualizzato o raffinato, e avere solo uno scopo puramente edonistico o essere strumentalizzata. Il piacere, così come il significato individuale e sociale del piacere, possono essere integrati in comportamenti o situazioni simboliche complesse.
Ma possiamo osservare che lo sviluppo degli aspetti cognitivi e culturali dei piaceri del corpo non è automatico. Lo sviluppo dell'erotismo è potenziale. Dipende sia dall'ambiente ecologico che da quello culturale.
Per ciò che riguarda l’influenza ecologica, se le risorse disponibili nell'ambiente sono molto limitate, come nel caso dei Siriono in Bolivia, la ricerca del cibo diventa quasi l’unica preoccupazione del gruppo sociale (8). In un contesto del genere, anche se esistono i fattori biologici dell’erotismo, i vincoli ambientali estremi esistenti inducono uno stato psichico in cui la fame e la ricerca del cibo sono una preoccupazione costante. Di conseguenza, lo sviluppo culturale è minimo e l’erotismo è inesistente.
Per quanto riguarda invece l'influenza culturale, sembrerebbe che, nelle società tradizionali le più sessualmente "liberali", il piacere sessuale - e soprattutto genitale - diventi spontaneamente un fattore strutturante della psiche. La sessualità diventa apparentemente onnipresente, a partire dall'infanzia (9), e successivamente nella vita quotidiana degli adulti (10). L'erotismo sembra onnipresente in questi contesti, ma sembra essere elementare e senza elaborazione culturale sofisticata. Mentre in alcune civiltà (India, Cina, Giappone, Occidente), l'erotismo può essere molto elaborato, in particolare nelle produzioni letterarie e artistiche (il Kamasutra, il Giardino Profumato, il Cantico dei Cantici ...). Esistono al contrario delle società in cui il piacere sessuale e l’erotismo sono assenti. Nell’etnia So in Uganda, in cui le ragazze sono isolate dalla sessualità, le donne riferiscono di sentire dolore durante le attività sessuali. Le donne So hanno quindi dei rapporti sessuali solo per avere figli, i quali sono molto valorizzati nella loro cultura. Nell’Occidente cristiano, nel X secolo esisteva solo un ideale di castità, dato che il piacere carnale era visto come un ostacolo alla salvezza eterna e che sviava l'amore umano dall’amore di Dio. In tali contesti, l'attività sessuale era minima, e limitata alla procreazione, e l'erotismo era inesistente.
Se il piacere sessuale è culturalmente valorizzato, si può osservare uno sviluppo di tutti gli aspetti dell'erotismo: la sofisticazione del desiderio (atteggiamenti, vestiti, fantasie, simboli suggestivi ...), della sensazione erotica (massaggi sensuali, tecniche di stimolazione erotica, orgasmi prolungati e multipli ...), la raffinatezza delle posizioni e delle attività (vedi il Kamasutra di Vatsyayana), della combinazione dei diversi piaceri (vedi i banchetti dell'Antichità), fino agli aspetti più astratti e simbolici, artistici e culturali.
Di conseguenza è il sistema di ricompensa associato con le zone erogene (primarie e secondarie), che appare come il fattore primario - vale a dire, sia il primo che il principale – all’origine dell’erotismo. Mentre la cognizione è il fattore che influenza e modula in modo determinante lo sviluppo dell’erotismo: dal mancato sviluppo all’estrema sofisticazione culturale.
A causa della sofisticazione dei processi cognitivi, le attività erotiche non sono più delle semplici risposte alle caratteristiche di un ambiente o di un partner. L'attività erotica può essere realizzata in modo ritualizzato o raffinato, e avere solo uno scopo puramente edonistico o essere strumentalizzata. Il piacere, così come il significato individuale e sociale del piacere, possono essere integrati in comportamenti o situazioni simboliche complesse. Ma possiamo osservare che lo sviluppo degli aspetti cognitivi e culturali dei piaceri del corpo non è automatico. Lo sviluppo dell'erotismo è potenziale. Dipende sia dall'ambiente ecologico che da quello culturale.
Conclusioni di Pedrazzoli e Wunsch
Diversi fattori sembrano essenziali e fondamentali per fare emergere l'erotismo nell'uomo: il passaggio dai riflessi copulatori “riflesso” verso delle attività erotiche “apprese”, la comparsa di un fenomeno di erotizzazione del corpo, la preponderanza del sistema di ricompensa (che genera le sensazioni di piacere) e il notevole sviluppo della neocorteccia (che permette la ricerca delle forme sofisticate di eccitazione, di piacere sessuale e di attaccamento sessuale).
A causa dell’evoluzione del comportamento sessuale, sembrerebbe che il sistema di ricompensa (e quindi le sensazioni di piacere che genera) non sia un fattore secondario della sessualità umana. È questo sistema di ricompensa associato alle zone erogene, che pare sia diventato negli esseri umani il fattore principale all’origine della sessualità e dell'erotismo. E sono poi la cognizione e la cultura che sembrano essere invece all’origine del divieto o dello sviluppo delle forme sofisticate - sia concrete che simboliche o artistiche - di eccitazione, di piacere e di attaccamento sessuale.
Rappresentazioni culturali favoriscono la ricompensa erotica
Come ha scritto il neuroscienziato Serge Wunsch l'Homo Sapiens, arrivato a un certo punto del proprio sviluppo cerebrale, è andato in cerca di ricompense erotiche e, dato che non poteva trovarle nella propria realtà biologica, si è dato da fare per crearle nella propria cultura, e quindi nella propria mente. Tali ricompense erotiche sono tra le più strane, bizzarre e originali, anche se, per la persona comune sono, quasi sempre, "disgustose" e illegali.
Vengono citate le più comuni da un elenco ripreso dalla psicoterapeuta Giorgia Federici. (una lista più completa può essere trovata su Wikipedia):
- Pedofilia: attività sessuale con bambini prepuberi (generalmente di 13 anni o più piccoli ). Il pedofilo cerca rapporti sessuali verso i bambini per fronteggiare un problema di impotenza, per rafforzare la sua fragile autostima. Secondo gli studi, una rilevante percentuale dei condannati per pedofilia ha a sua volta subito abusi durante l’infanzia.
- Esibizionismo: eccitazione sessuale tramite esposizione dei propri genitali, spesso durante attività masturbatorie, di fronte a una persona estranea che non se lo aspetta. Gli esibizionisti hanno una profonda insicurezza circa la propria virilità.
- Voyeurismo: piacere sessuale derivato dallo spiare persone ignare mentre sono nude, in intimità, o durante i loro rapporti sessuali.
- Masochismo: trarre godimento sessuale dell’essere sottoposto a sofferenze fisiche/psicologiche e umiliazioni da parte di altri. Le fantasie masochistiche posso essere da soli (per es: legandosi, trafiggendosi la pelle, procurandomi bruciature….) o andando alla ricerca di un partner che può essere un sadico.
- Sadismo: eccitazione sessuale derivante da atti reali e non simulati che implicano l’infliggere al partner umiliazioni, percosse o sofferenze. L’obiettivo più radicale del sadico e’ quella di far soffrire l’altro perché non c’è’ potere più grande su un’altra persona che quello di infliggere dolore.
- Frotteurismo: comporta il toccare o lo strofinarsi con i genitali contro una persona non consenziente, di solito in posti affollati (marciapiedi, mezzi trasporto pubblico…).
- Feticismo: comporta l’uso di oggetti inanimati ( mutande, reggiseni, calze, scarpe…) per ottenere eccitazione sessuale
- Travestitismo: comporta l’indossare abbigliamento del sesso opposto. Un uomo si veste da donna perché lo eccita sessualmente.
Wikipedia riporta (al 25 gennaio 2022) la seguente definizione di pornografia:
La pornografia (dal greco πόρνη, porne, "prostituta" e γραφή, graphè, "disegno" e "scritto, documento" e quindi letteralmente "scrivere riguardo" o "disegnare" prostitute) è la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali effettuata in diverse forme: letteraria, pittorica, cinematografica e fotografica.
La più grande e redditizia industria mondiale
L’industria del porno è la più grande e redditizia industria di tutto il mondo. E’ un mercato globale il cui valore totale è difficilmente quantificabile anche perché costituito dalla somma di tante voci distinte. Think2Money riporta: "Proviamo a fornire qualche numero dell’industria del porno e degli “strip club” o, come romanticamente soprannominati, dei cosiddetti club per gentiluomini. Alcuni rapporti dedicati all’argomento parlano di un ricavo mondiale pari a 75 miliardi di dollari… 5 volte quello di Facebook e sicuramente superiore ai ricavi che avremmo combinando due colossi industriali del calibro di Google e Mastercard!"
Parafilia o perversione sessuale
La psicologa Giorgia Federici scrive:
Il termine Parafilia è stato adottato in sostituzione della vecchia dicitura di perversione sessuale e viene definito come “fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti che in genere riguardano oggetti inanimati, la sofferenza o l’umiliazione di se stessi o del partner /bambini / persone non consenzienti”. Tutti gli individui cosiddetti normali hanno fantasie e mettono in atto delle pratiche sessualiche potrebbero apparentemente sembrare “perverse”, ma in realtà’ si integrano in un processo di personalità e di comportamento che risulta comunque normale. La linea tra normalità e patologia nella sessualità è’ sempre legata ad aspetti quali la non esclusività, la non compulsione del comportamento e soprattutto al consenso reale dei partner sessuali. Va ricordato che ogni perversione sessuale deve durare almeno sei mesi e causare disagio clinicamente significativo o compromissione del buon funzionamento sociale/ lavorativo della persona.
2006 Ricavi pornografici mondiali
La società afferma che i ricavi per l'industria mondiale della pornografia hanno raggiunto i 97 miliardi di dollari stimati nel 2006, mettendo in ombra i ricavi delle principali società tecnologiche, come Microsoft, Google, Yahoo! e Apple — combinati.
Si stima che ogni secondo più di 50 milioni di persone guardano un contenuto pornografico e che il 20% di tutti i contenuti presenti in Internet sono pornografia. La dimensione effettiva dell'industria del sesso online è difficile da stimare, ma è sofisticata e, in un certo senso, più onesta di Google o Facebook
La mente umana è cresciuta solo per elaborare strategie di sopravvivenza? O la crescita nervosa dipende dall'intensità dei sentimenti romantici?
Riguardo alla neurochimica dell'amore il neuroscienziato Semir Zeki scrive, con riferimento alla figura sottostante (vedi bibliografia 2007):
Le aree interessate sono, nella corteccia, l'insula mediale, il cingolato anteriore e l'ippocampo e, nella sottocorteccia, parti dello striato e probabilmente anche il nucleo accumbens, che insieme costituiscono le regioni centrali del sistema di ricompensa (vedi figura). La passione dell'amore crea sentimenti di euforia, di una felicità spesso insopportabile e certamente indescrivibile. E le aree che si attivano in risposta ai sentimenti romantici sono in gran parte coestensive con quelle regioni del cervello che contengono alte concentrazioni di un neuromodulatore associato a ricompensa, desiderio, dipendenza e stati euforici, vale a dire la dopamina. Come altri due modulatori legati all'amore romantico, l'ossitocina e la vasopressina, la dopamina viene rilasciata dall'ipotalamo, una struttura situata in profondità nel cervello e che funge da collegamento tra il sistema nervoso ed endocrino. Queste stesse regioni diventano attive quando vengono ingeriti farmaci oppioidi esogeni come la cocaina, che a loro volta inducono stati di euforia. Il rilascio di dopamina mette in uno stato di "sentirsi bene" e la dopamina sembra essere intimamente legata non solo alla formazione delle relazioni ma anche al sesso, che di conseguenza viene considerato un esercizio gratificante e di "benessere". Un aumento della dopamina è associato a una diminuzione di un altro neuromodulatore, la serotonina (5-HT o 5-idrossitriptamina), che è legata all'appetito e all'umore. Gli studi hanno mostrato un esaurimento della serotonina nelle prime fasi dell'amore romantico a livelli comuni nei pazienti con disturbi ossessivo-compulsivi. L'amore, dopo tutto, è una specie di ossessione e nelle sue fasi iniziali comunemente immobilizza il pensiero e lo incanala nella direzione di un singolo individuo. Le prime fasi dell'amore romantico sembrano correlarsi anche con un'altra sostanza, il fattore di crescita nervosa, che è risultato essere elevato in coloro che si sono innamorati di recente rispetto a coloro che non sono innamorati o che hanno un legame relazionale stabile e duraturo. Inoltre, la concentrazione del fattore di crescita nervosa sembra correlare significativamente con l'intensità dei sentimenti romantici.
Tatto e massaggio
La stimolazione tattile produce effetti psicologici come il rilassamento, l'attenuazione dell'ansia e della depressione. Ecco perchè il massaggio è così apprezzato in tutte le culture. Per approfondire, andare alla pagina di questo sito: "Tatto e scambio sociale".
Un massaggio (umano) fa sempre bene
La parola Massaggio ha un’origine antica, deriva dall’arabo “MASS” o “MASH” (frizionare, premere) o dal greco “MASSO” (stimolare, impastare).
Principali zone erogene nell'uomo e nella donna
L'essere umano ha in mente solo strategie di sopravvivenza?
I filosofi Ferdinand Fellman e Rebecca Walsh nelle conclusioni di un loro studio (vedi bibliografia 2016) scrivono:
I modelli tradizionali dell'uomo implicano il dualismo di corpo e mente, di emotività e intelligenza. Il nostro obiettivo è superare questo dualismo da una prospettiva evolutiva. Basandosi sui risultati della ricerca comportamentale comparativa, si arriva alla conclusione che nel processo di ominizzazione l'approccio cognitivo necessita del complemento dello sviluppo emotivo. Lo sviluppo emotivo è accresciuto dalla comprensione reciproca nelle relazioni intime. In un legame a lungo termine, gli esseri umani scoprono come navigare nei sentimenti di vicinanza e distanza, con conseguente acquisizione del senso di responsabilità personale. L'effetto di eccitazione dell'intimità trasforma i bisogni sessuali in rappresentazioni erotiche, e l'erotismo, quindi, è considerato la fonte della creazione della mente. L'erotismo, o l'amore ad alta energia di Eros, ha plasmato la psiche umana; è più che fare sesso per divertimento, poiché è una disposizione mentale a prendere coscienza della tenerezza tra i sessi. Molti mammiferi conducono una vita completamente asessuata al di fuori del loro breve periodo di calore; normalmente non vivono “con” l'altro sesso. Per gli esseri umani, al contrario, l'altro sesso è presente praticamente in ogni momento, poiché le fantasie erotiche rimangono sempre.
A rafforzare l'ipotesi che la creazione di un immaginario (erotico, sentimentale, affettivo) sia stato fondamentale per l'Homo Sapiens, lo psichiatra Pasquale Parise, in un suo recente studio (vedi bibliografia 2020), scrive:
La costituzione di coppie stabili avrebbe fatto sì che anche i maschi partecipassero alla cura dei cuccioli di uomo dopo la nascita (in quasi tutte le specie di mammiferi le cure parentali sono appannaggio esclusivo delle femmine, i maschi sembrano disinteressarsi completamente dei cuccioli dopo la nascita). E inoltre questo avrebbe determinato un potente motore evolutivo dei rapporti interpersonali, in particolare di quelli uomo-donna, con la creazionedi un immaginario (erotico, sentimentale, affettivo) che solo l’emergenza di un fenomeno peculiare come l’’amore’ avrebbe potuto innescare.
Yab-Yum tibetano
Il simbolismo dell'unione e della polarità sessuale è un insegnamento centrale nel buddismo tantrico, specialmente in Tibet.
L'erotismo di Stanley Kubrick
Leon Vitali, assistente di Kubrick, un giorno arrivò con delle immagini dal Kama Sutra dicendo, 'Stanley vorrebbe prendere ispirazione da queste'. A quel punto tutti dicemmo: 'Ok, non è quello per cui abbiamo firmato'. Ma ci conoscevamo molto bene a questo punto, dunque aggiungere una dimensione più sessuale non era così scioccante”. Brian Cook, primo assistente regista, racconta che, prima di girare certe scene, andava da Nicole Kidman con delle illustrazioni erotiche chiedendo: “Che cosa ti va di fare?”. “Lei rispondeva: 'No... assolutamente no... forse... sì... no... Questa va bene'”.
L'unione mistica nell'Asia buddhista del V secolo a.C.
Nel Buddhismo del V secolo a.C. l'erotismo e l'unione uomo-donna si espresse simbolicamente in uno dei principi chiave della visione buddista del mondo contraria alla dualità, infatti venne generata una serie di raffigurazioni dell'unione mistica uomo-donna, quale quella dello Yab-Yum che ha lo scopo di trascendere la falsa dualità di oggetto e soggetto. Wikipedia riporta:
Yab-Yum è generalmente inteso per rappresentare l'unione primordiale (o mistica) di saggezza e compassione. Nel Buddismo è attiva la forma maschile, che rappresenta la compassione e i mezzi abili (upaya) che devono essere sviluppati per raggiungere l'illuminazione. La forma femminile è passiva e rappresenta la saggezza (prajna), che è anche necessaria per l'illuminazione. Unite, le figure simboleggiano l'unione necessaria per superare i veli di Maya, la falsa dualità di oggetto e soggetto. [...] Nel buddismo tibetano, le stesse idee si ritrovano riguardo alla campana e al dorje, che, come lo yab-yum, simboleggiano il dualismo che deve essere trasceso. La sacra pratica tantrica porta a un rapido sviluppo della mente usando l'esperienza di beatitudine, non dualità ed estasi mentre si è in comunione con la propria consorte, sia visualizzata, sia, nel caso di praticanti avanzati, in alcuni casi fisica.
Un capolavoro dell'erotismo
Per comprendere a fondo l’ultimo capolavoro che Stanley Kubrick ci ha regalato prima di lasciarci è necessario partire dal romanzo breve da cui Kubrick trae ispirazione: “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler. Il romanzo, aspra critica alla borghesia viennese di fine 800′, mette in discussione la morale dominante dell’epoca mostrando le debolezze dell’istituzione del matrimonio e dell’amore di coppia attraverso quella che Freud stesso considererà la trasposizione letteraria del suo pensiero.
L'inconscio di Freud, si nota, è ancora usato come se fosse un'entità unificata, ma "dinamico" è una buona parola: l'inconscio non è solo un mucchio di spazzatura - sta facendo qualcosa, lampeggia lungo il connettoma in trasmissioni elettrochimiche, salta sinapsi e -- solo un'ora fa mi ha fatto sognare.
L'effetto di eccitazione dell'intimità trasforma i bisogni sessuali in rappresentazioni erotiche, e l'erotismo, quindi, è considerato la fonte della creazione della mente. L'erotismo, o l'amore ad alta energia di Eros, ha plasmato la psiche umana; è più che fare sesso per divertimento, poiché è una disposizione mentale a prendere coscienza della tenerezza tra i sessi. Molti mammiferi conducono una vita completamente asessuata al di fuori del loro breve periodo di calore; normalmente non vivono “con” l'altro sesso. Per gli esseri umani, al contrario, l'altro sesso è presente praticamente in ogni momento, poiché le fantasie erotiche rimangono sempre.
Un consiglio di lettura...
Tra tanta letteratura erotica scadente, segnalo un romanzo qualitativamente superiore dello scrittore Philip Roth: "Il lamento di Portnoy", del quale Fernanda Pivano ha scritto:
Lamento di Portnoy, quarto libro di Philip Roth, contiene in nuce molte delle caratteristiche che diverranno distintive dello scrittore americano, ovvero di una delle penne più acute e penetranti dell'ultimo mezzo secolo. Prima di La macchia umana, di Pastorale americana – romanzo che gli varrà il Premio Pulitzer nel 1997 – e delle peripezie di Zuckerman, personaggio che ricorre in più romanzi, l'autore mette a punto qui le istanze libertarie che in seguito saranno, forse, meglio definite e 'formalizzate' ma che ora vengono sguaiatamente gridate e veicolano un senso di esplosiva liberazione raramente rintracciabile nei lavori successivi. Il paziente Alexander Portnoy dà vita in queste pagine a un monologo che diventa dialogo soltanto nelle ultime righe, unico luogo in cui lo psicanalista proferisce le sue parole, dieci in tutto il libro: «Allora (disse il Dottore). Forse noi adeso potvemo incominciave. No?» (p. 236).
Tanto per cominciare, precisiamo che quello che troppo spesso viene identificato come un grossolano antisemitismo è, in realtà, un bruciante desiderio di liberarsi da imposizioni legate a un modello educativo opprimente e fondato sul rispetto assoluto e insensato di precetti di natura formale e dogmatica. I genitori di Alexander innescano nel figlio, per reazione, la necessità di frantumare tabù che hanno racchiuso la sua infanzia e adolescenza entro l'asfittico perimetro di una gabbia ben poco ossigenata. La madre, castrante, violenta e iperprotettiva, costituisce di fatto il polo 'virile' della coppia genitoriale; il padre è una figura sbiadita e impotente di fronte al dominio della moglie, e quando prende la parola lo fa quasi sempre per ricordare al figlio il futuro che dovrà avere: «Là dove lui era stato prigioniero, io avrei volato: ecco il suo sogno. Il mio ne era il corollario: la mia liberazione sarebbe stata la sua, dall'ignoranza, dallo sfruttamento, dall'anonimato» (p. 10).
Il mondo, nella visione manichea che vige in casa Portnoy, si divide tra ebrei e goyim (non ebrei). Questi ultimi, va da sé, incarnano agli occhi dei genitori l'antimodello per eccellenza. Sono coloro che Dio punirà per la condotta immorale e per aver trasgredito divieti assoluti come, per dire, quello di mangiare aragoste. La succosa satira rothiana si appunta però, è bene ripeterlo, su una forma mentale che infetta coloro che vi entrano in contatto e assicura lo sviluppo di insidiose nevrosi. Non è attaccata una religione: sono bersagliate tutte, sebbene in modo meno insistito, nella misura in cui premono la loro santa mano sull'individuo limitandone la libertà: «Senti, non credo in Dio e non credo nella religione ebraica, o in una qualsiasi altra religione. Sono tutte balle» (p. 55), e più avanti leggiamo: «Io disprezzo gli ebrei per la loro ristrettezza mentale. Per l'ostentazione della loro rettitudine […] ma quando si tratta di pacchianeria e ostentazione, di credenze che farebbero vergognare persino un gorilla, è praticamente impossibile raggiungere i livelli dei goyim. Che razza di rincoglioniti da quattro soldi sono costoro per adorare un tizio che, primo, non è mai esistito e, secondo, se è esistito, a giudicare da quel quadro era senza dubbio La Checca della Palestina» (pp. 144-145). L'atteggiamento forse più stigmatizzato nella prima parte del libro ha a che vedere con la tendenza ebraica all'autoflagellazione e al compiacimento che ne segue, con il considerare la vergogna e il dolore come patenti insuperabili di provata moralità: «Dottor Spielvogel, non è per niente un sollievo abbandonarsi al biasimo – il biasimo è di per sé sofferenza, ovviamente – nondimeno, cosa avevano questi genitori ebrei, cosa, da riuscire a convincere noialtri ragazzini ebrei di essere una parte principi, rari come gli unicorni […] da una parte, e dall'altra molesti, incompetenti, scriteriati, imbelli, egoisti, perfidi stronzetti ingrati!» (p. 103).
Conclusioni (provvisorie): L'Erotismo ha creato la mente moderna?
In che modo l'essere umano si è distaccato dalle altre specie nell'uso della sessualità? I neuroscienziati Jeffrey Pedrazzoli e Serge Wunsch scrivono: "Nei mammiferi non-primati (roditori, canidi, ovini …), il comportamento sessuale è un vero e proprio comportamento riproduttivo. È specificatamente organizzato per realizzare la copulazione eterosessuale, che consente il deposito dello sperma nella vagina, ottenendo così la fecondazione". Inizia quindi una fase di "proto-erotismo" che Wunsh descrive così: "A partire dagli ominidi (grandi scimmie: oranghi, gorilla, scimpanzé, bonobo, esseri umani), i principali fattori biologici che controllano la copulazione eterosessuale (riflessi sessuali, feromoni, ormoni, sistema di ricompensa e cognizione) sono modificati". A seguito della lenta modifica dei principali fattori biologici, dal proto-erotismo si arriva all'erotismo, come scrivono Pedreazzoli e Wunsch: "L’essere umano può quindi avere, a differenza dei roditori, delle attività sessuali in tutti i periodi dei cicli ormonali e in tutte le stagioni. Questi fattori biologici non orientano più il comportamento sessuale verso la copulazione “riflesso” ed eterosessuale, ma piuttosto verso la ricerca delle ricompense cerebrali (i piaceri erotici), che arrivano tramite la stimolazione « appresa » delle zone erogene. Questi cambiamenti sono all’origine dell’erotismo". I filosofi Ferdinand Fellmann e Rebecca Walsh addirittura estendono l'importanza dell'erotismo nella creazione della mente moderna, scrivendo: "L'effetto di eccitazione dell'intimità trasforma i bisogni sessuali in rappresentazioni erotiche, e l'erotismo, quindi, è considerato la fonte della creazione della mente. L'erotismo, o l'amore ad alta energia di Eros, ha plasmato la psiche umana; è più che fare sesso per divertimento, poiché è una disposizione mentale a prendere coscienza della tenerezza tra i sessi. Molti mammiferi conducono una vita completamente asessuata al di fuori del loro breve periodo di calore; normalmente non vivono “con” l'altro sesso. Per gli esseri umani, al contrario, l'altro sesso è presente praticamente in ogni momento, poiché le fantasie erotiche rimangono sempre". Sull'importanza della cultura nel determinare le scelte erotiche, infine, Jeffrey Pedersoli e Serge Wunsh scrivono: "È questo sistema di ricompensa associato alle zone erogene, che pare sia diventato negli esseri umani il fattore principale all’origine della sessualità e dell'erotismo. E sono poi la cognizione e la cultura che sembrano essere invece all’origine del divieto o dello sviluppo delle forme sofisticate - sia concrete che simboliche o artistiche - di eccitazione, di piacere e di attaccamento sessuale".
per scaricare le conclusioni (in pdf):
Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)
- Semir Zeki (2007), The neurobiology of love - ScienceDirect [359 citazioni]
- Serge Wunsch (2017), Phylogenesis of mammal sexuality. Analysis of the evolution of proximal factors. (PDF) [4 citazioni]
- Emine Saner (2018), Mindful sex: could it put an end to unhappiness in bed? - The Guardian
- Ferdinand Fellman, Rebecca Walsh (2016), From Sexuality to Eroticism: The Making of the Human Mind - Scientific Research
- Oliver Turnbull et al. (2014), Reports of intimate touch: erogenous zones and somatosensory cortical organization - PubMed.gov
- Lauri Nummenmaa et al. (2016), Topography of Human Erogenous Zones - ReserchGate
- Jannico Georgiadis et al. (2012), Sex for fun: a synthesis of human and animal neurobiology - PubMed.gov
- (2013), Come è nata la coppia? - Sublimia
- John Naughton (2018), The growth of internet porn tells us more about ourselves than technology - The Guardian
- Pasquale Parise (2020), Evoluzione della sessualità umana ed emergenza del fenomeno "amore". - Academia.edu
- Serge Wunsch (2014), Les Origines des sexualité humaine (estratto)
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Pagina aggiornata il 7 giugno 2023