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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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La credibilità scientifica nel Web (open access e social peer-review)
TEORIE > CONCETTI > CREDIBILITA'
Scopo di questa pagina
La credibilità di ogni nuovo contributo scientifico dipende dal suo impatto sulla comunità scientifica. I sociologi Bruno Latour e Steve Woolgar (1986) hanno studiato la credibilità scientifica elaborando un modello denominato "Cycle of credit", che mostra le due componenti (epistemologica ed economica) dell'attività scientifica. In questo modello l'obiettivo dell'attività di marketing degli investitori scientifici (Istituti di ricerca, Editori, Produttori) è quello di accelerare la "conversione" della credibilità (di una istituzione scientifica, di un autore, di un libro, di una rivista, ecc) in capitale economico che consenta di sostenere e ripercorrere il ciclo. Questo modello appartiene al mondo scientifico tradizionale delle scienze dure, nel quale la revisione tra pari (peer review) avviene ex-ante ed è impossibile pubblicare qualcosa senza essere stati sottoposti a valutazione preliminare. Nel modello del cycle of credit di Latour-Woolgar si possono individuare quattro fasi iterative: (1) Ogni autore cerca di trasformare l'oggetto dei suoi interessi scientifici (o di quelli dell'istituto di ricerca per il quale lavora) in articoli scientifici da sottoporre alla peer-review e alla pubblicazione, (2) La pubblicazione degli articoli/studi ne consente la diffusione a un pubblico  di studiosi più ampio dei pochi che  hanno condotto la peer-review, (3) Il Capitale scientifico accumulato da un autore dipende dal riconoscimento dell'ambiente scientifico e si misura con il numero di citazioni ricevute, (4) Se l'autore riesce a convertire  il suo capitale scientifico in maggiore autorevolezza all'interno del suo istituto di ricerca, per effetto diinvestimenti generati dalle sue  ricerche, il ciclo viene ripercorso con nuovi studi, altrimenti egli può decidere di abbandonare il ciclo dedicandosi all'insegnamento universitario. I processi di valutazione della credibilità con metodi bibliometrici, applicati inizialmente solo alle scienze dure (il cosiddetto settore delle pubblicazioni STM: Scientific, Technical, Medical), sembravano inapplicabili alle scienze umane (sociologia, linguistica, arte, ecc). L'avvento della webometrica e delle metodologie rivolte al mondo Open Access consente invece, anche per le scienze umane, l'analisi statistica dei dati di uso da parte dei lettori (clickstream) in alternativa alla tradizionale analisi citazionale.
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What is the research status?
We are trying to understand what diseases people want to have.
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LA COSTRUZIONE DI FATTI SCIENTIFICI: I sociologi Bruno Latour e Steve Woolgar nel 1986 hanno studiato la credibilità scientifica elaborando un modello denominato "Cycle of credit", che mostra le due componenti (epistemologica ed economica) dell'attività scientifica. In questo modello l'obiettivo dell'attività di marketing degli investitori scientifici (Istituti di ricerca, Editori, Produttori) è quello di accelerare la "conversione" della credibilità (di una istituzione scientifica, di un autore, di un libro, di una rivista, ecc) in capitale economico che consenta di sostenere e ripercorrere il ciclo. Questo modello appartiene al mondo scientifico tradizionale delle scienze dure, nel quale la revisione tra pari (peer review) avviene ex-ante ed è impossibile pubblicare qualcosa senza essere stati sottoposti a valutazione preliminare.
Punti di riflessione

La valutazione di credibilità dei contributi scientifici è in fase di trasformazione a causa della crescita del mondo editoriale digitale Open Access e dei social media. Si stanno trasformando i criteri sia della valutazione qualitativa (affidata alla social peer-review) sia di quella quantitativa (affidata all'analisi citazionale).
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Gli scienziati che barano non sono casi isolati, ma il prodotto di meccanismi degenerativi che facilitano comportamenti scorretti e che si stanno acuendo negli ultimi anni. (Telmo Pievani)
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E' l'assioma, la convinzione o il paradigma di partenza che condiziona la percezione, la valutazione e la conclusione che poi ne consegue, se cambia l'assioma di partenza si modifica tutto il processo percettivo e di conseguenza cambia l'interpretazione della realtà. Siamo esseri abitudinari, abbiamo bisogno di conferme, abbiamo bisogno di sapere che la nostra realtà è stabile ed è quella che abbiamo definito e tradotto in convinzioni, che sono strumenti concettuali di tipo interpretativo. (Doriano Dal Cengio p.212 del libro "La realtà delle cose)

Il ciclo di credito scientifico tradizionale è ancora valido?
La credibilità di ogni nuovo contributo scientifico dipende dal suo impatto sulla comunità scientifica. Per approfondire il concetto di impatto in ambito scientifico andare alla pagina Webometria.
I sociologi Bruno Latour e Steve Woolgar (1986) hanno studiato la credibilità scientifica elaborando un modello denominato "Cycle of credit" (figura a fianco), che mostra le due componenti (epistemologica ed economica) dell'attività scientifica.
In questo modello l'obiettivo dell'attività di marketing degli investitori scientifici (Istituti di ricerca, Editori, Produttori) è quello di accelerare la "conversione" della credibilità (di una istituzione scientifica, di un autore, di un libro, di una rivista, ecc) in capitale economico che consenta di sostenere e ripercorrere il ciclo. Questo modello appartiene al mondo scientifico tradizionale delle scienze dure, nel quale la revisione tra pari (peer review) avviene ex-ante ed è impossibile pubblicare qualcosa senza essere stati sottoposti a valutazione preliminare.
L'obiettivo dell'attività di marketing degli investitori scientifici (Istituti di ricerca, Editori, Produttori) è quello di accelerare la "conversione" della credibilità (di una istituzione scientifica, di un autore, di un libro, di una rivista, ecc) in capitale economico
Il nuovo mondo dell'Open Access
Nel mondo dell'editoria digitale Open Access, il modello tradizionale è stato fortemente modificato: il meccanismo di revisione è diventato aperto, dialogico e meno autoreferenziale (valutazione aperta anche ai non accademici). Questo nuovo modello è in evoluzione e attualmente presenta aspetti controversi riguardo alla qualità del meccanismo di revisione. Per approfondire andare alla pagina Peer Review.
Conversione del capitale scientifico in capitale economico

Nel modello del cycle of credit di Latour-Woolgar si possono individuare quattro fasi iterative:

  • Ogni autore cerca di trasformare l'oggetto dei suoi interessi scientifici (o di quelli dell'istituto di ricerca per il quale lavora) in articoli scientifici da sottoporre alla peer-review e alla pubblicazione

  • La pubblicazione degli articoli/studi ne consente la diffusione a un pubblico  di studiosi più ampio dei pochi che  hanno condotto la peer-review

  • Il Capitale scientifico accumulato da un autore dipende dal riconoscimento dell'ambiente scientifico e si misura con il numero di citazioni ricevute

  • Se l'autore riesce a convertire  il suo capitale scientifico in maggiore autorevolezza all'interno del suo istituto di ricerca, per effetto di investimenti generati dalle sue  ricerche, il ciclo viene ripercorso con nuovi studi, altrimenti egli può decidere di abbandonare il ciclo dedicandosi all'insegnamento universitario

Ciclo tradizionale della credibilità scientifica
Scienze dure e scienze umane
I processi di valutazione della credibilità con metodi bibliometrici, applicati inizialmente solo alle scienze dure (il cosiddetto settore delle pubblicazioni STM: Scientific, Technical, Medical), sembravano inapplicabili alle scienze umane (sociologia, linguistica, arte, ecc). L'avvento della webometrica e delle metodologie rivolte al mondo Open Access consente invece, anche per le scienze umane, l'analisi statistica dei dati di uso da parte dei lettori (clickstream) in alternativa alla tradizionale analisi citazionale. Un esempio è mostrato nella mappa di Bollen, tratta dall'articolo in bibliografia.
L'articolo in questione fornisce un'interessante messe di dati sulla sua visualizzazione/citazione/ download, che mostrano le potenzialità della webometrica nel valutare l'impatto che l'articolo ha avuto sul pubblico dei lettori. Dati aggiornati possono essere visualizzati qui.
La tabella nel box a fianco è invece tratta dall'articolo di A.De Robbio citato in bibliografia.
Scienze
Indicatori tradizionali (non-Open Access) della Bibliometria
L'Institute of Science Index propose, nel tempo, vari indici di misurazione delle citazioni, tra i quali:

  • Science Citation Information (SCI)
  • Social Science Citation Information (SSCI)
  • Arts & Humanities Citation Information (AHCI)
  • Engineering Index (EI)
  • Electronic Social and Science Citation Index (ESSCI) che tratta le riviste online


I principali indicatori bibliometrici e webometrici
Cliccare per ingrandire
Nuovi Indicatori Bibliometrici, Webometrici e Altmetrici

Alcuni indicatori innovativi basati sul Web:

  • Ranking Web of Universities (Composite WIF)
  • Scimago Journal Rank (SJR)
  • Eigenfactor (EI)
  • Indice di Hirsch (H-Index)
  • Indice di Egghe (G-Index)
  • Usage Factor (UF)

L'avvento della webometrica e delle metodologie rivolte al mondo Open Access consente, oltre che per le scienze dure anche per le scienze umane, l'analisi statistica dei dati di uso da parte dei lettori (clickstream) in alternativa alla tradizionale analisi citazionale
Conclusioni (provvisorie): la menzogna è solo una componente del fenomeno più dannoso, per l'individuo e per la società, che è la manipolazione
La credibilità di ogni nuovo contributo scientifico dipende dal suo impatto sulla comunità scientifica. I sociologi Bruno Latour e Steve Woolgar (1986) hanno studiato la credibilità scientifica elaborando un modello denominato "Cycle of credit", che mostra le due componenti (epistemologica ed economica) dell'attività scientifica. In questo modello l'obiettivo dell'attività di marketing degli investitori scientifici (Istituti di ricerca, Editori, Produttori) è quello di accelerare la "conversione" della credibilità (di una istituzione scientifica, di un autore, di un libro, di una rivista, ecc) in capitale economico che consenta di sostenere e ripercorrere il ciclo. Questo modello appartiene al mondo scientifico tradizionale delle scienze dure, nel quale la revisione tra pari (peer review) avviene ex-ante ed è impossibile pubblicare qualcosa senza essere stati sottoposti a valutazione preliminare. Nel modello del cycle of credit di Latour-Woolgar si possono individuare quattro fasi iterative: (1) Ogni autore cerca di trasformare l'oggetto dei suoi interessi scientifici (o di quelli dell'istituto di ricerca per il quale lavora) in articoli scientifici da sottoporre alla peer-review e alla pubblicazione, (2) La pubblicazione degli articoli/studi ne consente la diffusione a un pubblico  di studiosi più ampio dei pochi che  hanno condotto la peer-review, (3) Il Capitale scientifico accumulato da un autore dipende dal riconoscimento dell'ambiente scientifico e si misura con il numero di citazioni ricevute, (4) Se l'autore riesce a convertire  il suo capitale scientifico in maggiore autorevolezza all'interno del suo istituto di ricerca, per effetto diinvestimenti generati dalle sue  ricerche, il ciclo viene ripercorso con nuovi studi, altrimenti egli può decidere di abbandonare il ciclo dedicandosi all'insegnamento universitario. I processi di valutazione della credibilità con metodi bibliometrici, applicati inizialmente solo alle scienze dure (il cosiddetto settore delle pubblicazioni STM: Scientific, Technical, Medical), sembravano inapplicabili alle scienze umane (sociologia, linguistica, arte, ecc). L'avvento della webometrica e delle metodologie rivolte al mondo Open Access consente invece, anche per le scienze umane, l'analisi statistica dei dati di uso da parte dei lettori (clickstream) in alternativa alla tradizionale analisi citazionale.
per scaricare le conclusioni (in pdf):
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Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)


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Libri consigliati
a chi non vuole correre il rischio di affidarsi a ricerche scientifiche inaccurate, false o fuorvianti
Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 5 luglio 2023

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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