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Sul piano fisico, siamo abituati da millenni a proteggere i nostri asset, ma i valori digitali si possono proteggere staccandoli da internet, mentre con le criptovalute non è possibile. (Massimo Chiriatti)
Solo all'inizio dell'era moderna compare il termine "rischio" a indicare che le nostre decisioni possono avere esiti imprevisti, non più considerati solo un aspetto della cosmologia, un'espressione degli intenti segreti della natura o di Dio.
Come Luhmann ha argomentato (ved. bibliografia p.111): "la fiducia è una soluzione a problemi specifici di rischio".
Quest'effetto è molto usato nell'ambito pubblicitario e politico per manipolare i comportamenti di consumatori ed elettori.
Ecco come Luhmann descrive il passaggio dal mondo familiare a quello non familiare nel quale si pone la questione del rischio: (pp.28-29) "Dato che la costituzione del significato e del mondo resta anonima e latente, la gamma completa delle possibilità dell'esperienza, vale a dire l'estrema complessità del mondo, viene esclusa dalla coscienza. Questo significa che il mondo familiare è relativamente semplice e che tale semplicità viene garantita da confini piuttosto angusti. La complessità delle possibilità nel mondo si fa tuttavia sentire, in particolare come cesura fra il familiare e il non familiare, lo sconosciuto, l'inquietante, ciò che va combattuto o neutralizzato. Solo nella misura in cui l'altro individuo si presenta nella coscienza non solo come oggetto nel mondo ma anche come alter ego, come libertà di vedere le cose sotto una luce diversa e di comportarsi in maniera diversa, viene sconvolto il tradizionale carattere di ovvietà del mondo, la sua complessità si manifesta in una dimensione completamente nuova."
Con l'introduzione della blockchain è stato creato un modo per rendere sicure le transazioni finanziarie e per scambiare criptovalute quali i bitcoin. Scrive il giornalista Massimo Chiriatti (vedi bibliografia):
Su un totale di 17 milioni di bitcoin emessi alla data, si stima che 4 milioni di bitcoin siano stati persi e 2 milioni rubati (fonte Kaspersky). In pratica i rischi di perdere le chiavi (per dimenticanza o per morte naturale) o, peggio, di essere soggiogati (phishing) dai ladri per mostrare inconsapevolmente le chiavi private è molto alto, anche perché c’è poca consapevolezza di questo rischio sociale. Si sono rese estremamente sicure le transazioni con la blockchain, cioè ora abbiamo fiducia sull’infrastruttura del trasporto dei valori, ma allo stesso tempo si è messo a rischio chi è agli estremi della rete, ossia le persone, perché possono cadere tra le fauci di chi fornisce servizi di falsa custodia, o di veri e propri ladri, perché l’utente medio non è un esperto di sicurezza informatica. Per esempio, lasciare all’utente solo un codice, in pratica la chiave privata, senza meccanismi che in autonomia possano dare protezione aggiuntiva (come più fattori di autenticazione, strumenti di monitoraggio, etc.) è un peso troppo grande che ostacola in prima istanza l’adozione. L'anello debole siamo noi. Sul piano fisico, siamo abituati da millenni a proteggere i nostri asset, ma i valori digitali si possono proteggere staccandoli da internet, mentre con le criptovalute non è possibile.
La fiducia è complementare alla credibilità, nel senso che più alta è la credibilità di un individuo, e minore sarà la necessità di avere fiducia in lui.
La credibilità di un individuo si basa sul numero e sulla qualità delle argomentazioni che egli è in grado di offrire, ma oltre un certo limite la crescita e l'accumulo di argomentazioni possono far revocare la fiducia. Quando una persona concede la propria fiducia ad un'altra lo fa costruendo delle argomentazioni ma, come ha evidenziato Luhmann (p.38): "Sebbene chi ha fiducia non sia privo di argomentazioni e sia in grado di spiegare perchè ha fiducia, queste argomentazioni gli servono soprattutto per conservare il rispetto di sé e per giustificarlo dal punto di vista sociale".

Infatti, dato che la fiducia attinge le sue informazioni dal passato ma è sempre rivolta al futuro, cioè si arrischia a definire un futuro possibile, essa è un modo di offrire all'altro un futuro comune. La fiducia è, in fondo, una grande apertura alla visione del mondo che l'altro propone riducendo la complessità che gravava su colui che la concede.
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Niklas Luhmann (2002), La fiducia - Il Mulino editore
- Guido Gili (2005), La credibilità - Rubbettino Editore
- A cura di Diego Gambetta (1989), Le strategie della fiducia (PDF) - Einaudi Editore
- Fiducia/Sicurezza (2006), Quaderno di Comunicazione 6/2006 - Meltemi Editore (numerosi interventi sul tema di filosofi e sociologi)
- Carl Gustav Jung (1983), L'uomo e i suoi simboli - Cortina editore
- Robert Graves (1992), I miti greci - Longanesi editore
F.Sabatini, F.Sarracino (2013), Will Facebook save or destroy social capital? An empirical investigation into the effect of online interactions on trust and networks - Università di Siena
Massimo Chiriatti (2018), La fiducia è un rischio, anche nel digitale - Cryptonomist
Andrea Tuzi (2019), E-Trust: la fiducia nel mondo digitale (PDF) Tesi di laurea
Arianna Maceratini (2018), Trust and Power. Potere, fiducia, sistemi
Pagina aggiornata il 17 maggio 2023