Il divario culturale e quello digitale della società aumentano a causa della crescente complessità sociale ed economica. La risorsa più importante su cui puntare è, secondo il sociologo Piero Dominici, la formazione.
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L'unica conoscenza che valga è quella che si alimenta di incertezza, e il solo pensiero che vive è quello che si mantiene alla temperatura della propria distruzione. (Edgar Morin)

We stay to rot on the door, so they learn.
Nel riflettere sui profondi cambiamenti in atto nella società italiana (ved. bibliografia 2015), il sociologo Piero Dominici l'ha definita "Società Ipercomplessa", intendendo con questo termine una società nella quale, rispetto al passato, prevalgono due fattori: l'Economia e un Contesto storico-sociale dominato dalla Comunicazione.
Questi due fattori si fondono incrementando la complessità dei "Sistemi Organizzativi". Si tratta di una complessità che non può essere ridotta nè da nuove norme giuridiche, nè dai benefici della digitalizzazione dei processi organizzativi.
In economia la persistenza dei modelli organizzativi del passato (gerarchici e centralizzati) frena lo sviluppo e rallenta l'adozione di nuovi modelli basati sulla collaborazione e co-gestione. Anche la comunicazione stenta a liberarsi dell'impostazione tradizionale, che la vede veicolo della manipolazione e della persuasione, per trasformarsi in fattore di crescita mediante condivisione, trasparenza, accesso. Ma forse, affinchè questo accada, bisognerà ripensare le categorie concettuali di Persona, Cittadinanza, Libertà, Dignità, facendo leva sul processo di riduzione del divario culturale (ved. box Cultural Divide) avviato dalla UE.
In ogni caso la comunicazione, nonostante i freni culturali che ogni cambiamento incontra, è destinata ad essere il fattore strategico di efficienza della società futura.
Se si ritiene vera l'equazione Comunicazione=Potere, la nuova comunicazione basata sui social media (nuovi Leader d'opinione, nuove "spirali del silenzio", nuove disintermediazioni, ecc) sta già determinando una riconfigurazione dei sistemi di potere.
Sia i sistemi organizzativi sia i sistemi sociali devono tendere a diventare "Antifragili", nel senso che Vincenzo De Florio e Nassim Taleb hanno dato a tale termine: sistemi che di fronte ad eventi/errori imprevisti o improvvisi, non soltanto resistono ma evolvono, cioè migliorano imparando dagli eventi/errori. Per andare in questa direzione la chiave di volta sembra essere il superamento della separazione tra saperi, discipline, competenze.

Wow! Structural Reforms!
Affinchè la nuova Comunicazione possa diventare fattore di sviluppo socio-economico, Piero Dominici evidenzia la necessità di forti investimenti pubblici e privati in "Formazione" orientati ai seguenti temi:
- Riduzione del Cultural Divide e del Digital Divide nelle Pubbliche Amministrazioni
- Qualificazione del personale docente nelle Scuole (in particolare sui temi della cittadinanza e dell'inclusione)
- Sviluppo e impiego del Pensiero Critico
- Incentivazione all'uso di Piattaforme Collaborative
- Revisione del Sistema Valutativo della Didattica e della Ricerca
- Incentivazione all'uso di software Open-Source
- Promozione di progetti di Social-Networking

Come riporta Internazionale del 3 dicembre 2013 l'Italia delude nei test Pisa. È Shanghai la città in testa alle classifiche dei test Pisa 2012 (Programme for international student assessment), pubblicate il 3 dicembre dall’Ocse. I test vengono condotti nelle scuole di tutto il mondo ogni tre anni e valutano le competenze in matematica, scienze e la capacità di lettura negli studenti di 15 anni. Per un'analisi critica dei risultati, condotta dal ROARS (Return On Academic ReSearch) andare all'articolo. Due grafici (comprensione linguistica e matematica) sono mostrati nei box sottostanti. Inoltre, ampliando l'analisi agli adulti (suddivisi in due fasce d'età: 25-34 anni e 55-64 anni), due documenti dettagliati (aggiornati al 2013 e riguardanti 34 paesi compresi quelli appartenenti al G20) sono stati pubblicati da OECD (ved. bibliografia). Dal rapporto sull'Istruzione dedicato dall'OECD all'Italia (ved. bibliografia) riportiamo alcune conclusioni (p.6):
L’Italia è il solo Paese che registra una diminuzione della spesa pubblica per le istituzioni scolastiche tra il 2000 e il 2011, ed è il Paese con la riduzione più marcata (5%) del volume degli investimenti pubblici tra il 2000 e il 2011. Le risorse pubbliche investite nelle istituzioni scolastiche e nelle università erano inferiori del 3% nel 2011 rispetto al 2000. Comparativamente, durante lo stesso periodo, la spesa pubblica media dell’OCSE destinata alle istituzioni del sistema d’istruzione è aumentata del 38% (Tabella B3.2b). La spesa pubblica per l’istruzione in Italia è diminuita più della spesa destinata all’insieme delle amministrazioni pubbliche tra il 2008 e il 2011. Nel 2008, l’istruzione rappresentava il 9,4% del totale della spesa pubblica, mentre nel 2011, l’8,6% della spesa pubblica complessiva era dedicato all’istruzione (Tabella B4.2).

Nel 1996, il filosofo Pierre Lévy pubblicò un testo destinato a provocare un dibattito culturale che dura fino ad oggi. Egli mise in rilievo l'importanza della condivisione dei saperi, favorita da Internet, per lo sviluppo dell'intera società, e così descrisse l'intelligenza collettiva:
« Che cos'è l'intelligenza collettiva? In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva ».

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- Piero Dominici (12 agosto 2015), Non solo tecnologia...complessità e imprevedibilità dei sistemi organizzativi - Nova Sole24ore
- Piero Dominici (2011), La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento - Franco Angeli editore
- Piero Dominici (2014), Dentro la società interconnessa. Prospettive etiche per un nuovo ecosistema della comunicazione - Franco Angeli editore
- Piero Dominici (2010), La società dell'irresponsabilità - Franco Angeli editore
- Marco Minghetti (2014), Un nuovo Umanesimo per la società interconnessa (Conversazione con Piero Dominici) (PDF) - Sole24ore
- Carta d'intenti per l'innovazione - Stati generali dell'Innovazione
- Ronald Inglehart, Wayne E. Baker (2000), Modernization, Cultural Change, and the persistance of Traditional Values (PDF) - University of Michigan
- Wayne E. Baker (2000), The widening cultural divide (PDF) - University of Michigan Business School
- OECD, Education at a glance 2014 (PDF)
- OECD, Uno sguardo sull'istruzione 2014 in Italia (PDF)
- OECD, Education at a glance Interim Report Jan 2015 (PDF)
- Vincenzo De Florio (2015), On resilient Behaviors in Computational Systems and Environments - Springer
- Nassim Taleb (2012), Antifragile. Prosperare nel disordine - Il Saggiatore
- Pierre Levy (1996), L'intelligenza collettiva. Per un'antropologia del cyberspazio - Feltrinelli editore
- Armando Massarenti (2011), Irresistibile spirito di Cipolla - Sole24ore
- Fabio Chiusi (2014), Il web è da rifare. Parla Ethan Zuckerman 'C'è troppo ottimismo ingenuo sulla Rete'
- Stefana Broadbent and Mattia Gallotti (2015), Collective Intelligence: How does it emerge? (PDF)
a chi non vuole rischiare di farsi sfuggire i cambiamenti sociali in corso
Pagina aggiornata il 12 marzo 2021