è immanente alla rappresentanza politica un elemento di rappresentazione simbolica, un'aspirazione a 'rendere presente' il rappresentato, sia pure attraverso il filtro della fictio, nella globalità del suo essere pubblico.
Proprio questa crisi, tuttavia, rafforza — paradossalmente — la necessità della rappresentanza, poichè, nello sfaldamento del rappresentato, la sede parlamentare diventa il luogo in cui si tenta, in qualche modo, di ridurre ad unità i dispersi brandelli di un pluralismo troppo disarticolato. Perduta la pretesa di rappresentare nella sua interezza una società troppo complessa, la rappresentanza può almeno servire a darle una forma politica.
Le lobby dentro al parlamento italiano esistono da molti anni e non con personaggi esterni ma, come fa notare il politologo Gianfranco Pasquino, elette nelle file dei partiti. Scrive Pasquino (ved. blibliografia 2016):
Quanto al Parlamento italiano, per decenni alcune lobby, che mai avrebbero accettato questa definizione, che mai avrebbero volute essere iscritte in un albo contenente rappresentanti di interessi a loro sgraditi, alla strada della pressione dall'esterno hanno preferito l'ingresso diretto in parlamento dai portoni principali. La Coldiretti mandava 70/80 parlamentari nei banchi democristiani e dava indicazioni vincolanti sulla nomina del Ministro dell'Agricoltura. I sindacati eleggevano non pochi parlamentari, nient'affatto sindacalisti a fine carriera. Il cislino Donat Cattin diventò anche Ministro del Lavoro. Notata l'assenza dei preti (non c'è bisogno di interrogarsi sul perché), non sono mai mancati i magistrati nelle file dei parlamentari. "Presente" potevano rispondere molti medici. Dal canto loro, alcuni notai, categoria numericamente ristretta, ma potentissima, presidiavano, quanto era di loro interesse nei procedimenti legislativi. In nessuno dei parlamenti post-1994 sono mancati magistrati e sindacalisti e chi esplorasse più a fondo troverebbe che non pochi parlamentari sono essi stessi lobbisti neanche tanto travestiti.
Every crisis is beautiful to his mother.
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Eurobarometer Post-electoral survey 2009 - Novembre 2009
- Massimo Luciani (2001), Il paradigma della rappresentanza di fronte alla crisi del rappresentato - Giuffrè Editore
Giuseppe De Rita, Nuove dinamiche di rappresentanza - Impresa&Stato
Lobby e lobbisti - 24 dicembre 2013 Il Post
Marco Sarti (2016), L’Italia del terzo millennio come quella del medioevo: comandano le corporazioni - Linkiesta
- Giuseppe Massimo Abate, L’attività di lobbying in Italia: i flebili tentativi di una possibile regolamentazione - 24 settembre 2009
- Gianluca De Martino (3 dicembre 2014), Allerta Corruzione: ecco il portale per i whistleblower italiani - Wired
- Gianfranco Pasquino (2016), LOBBISTI? SONO GIÀ DENTRO LE ISTITUZIONI Dov'è l'anello debole - Casa della Cultura Milano
Pagina aggiornata il 10 novembre 2023