Privacy Policy Cookie Policy
Brain
brain
europa
critic
Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
Vai ai contenuti
Cos'è la vita?
TEORIE > CONCETTI > DEMOCRAZIA E WEB
Scopo di questa pagina
Come hanno scritto il biologo Carlo Alberto Redi e il filosofo Carlo Sini nel libro "Lo specchio di Dioniso. Quando un corpo può dirsi umano?": "Un essere può dirsi umano quando si forma il suo genoma (DNA)". Sappiamo che l'essere umano è dotato, fin dalla notte dei tempi, di batteri (la maggior parte dei quali dislocati nell'intestino) che costituiscono il suo "microbiota". Il microbiota umano è definito come «l’insieme dei microrganismi che in maniera fisiologica, o talvolta patologica, vivono in simbiosi con il corpo umano». Sappiamo inoltre che il DNA non si trova solo nelle cellule del corpo, ma anche nei suoi batteri, e infatti il termine "microbioma" indica la totalità del patrimonio genetico posseduto dal "microbiota", cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere. Scrive lo psicoanalista e nutrizionista Fabio Piccini: "Se consideriamo il microbioma umano, tali geni codificano per alcune molecole che il corpo non riesce a produrre autonomamente. I numeri lasciano stupiti: il 99% della nostra componente genetica deriva dai batteri, come se fosse un secondo genoma. Questo ci permette di considerare il microbiota come un organo endocrino aggiuntivo che fornisce un ampio numero di composti fondamentali al funzionamento degli organi umani." L'immunologo William Parker ha svolto una ricerca sulla presenza microbica nell'intestino di molti animali, scoprendo che la presenza di microbi nel corpo degli animali, e in particolare nell'intestino, ha favorito la loro sopravvivenza. Egli scrive: "L'intestino animale funge da sede primaria per la complessa interazione ospite-microbo che è essenziale per l'omeostasi e può anche riflettere i tipi di antiche pressioni selettive che hanno generato l'emergere dell'immunità nei metazoi. In questa recensione, presentiamo un'indagine filogenetica sulle interazioni intestino-microbo e suggeriamo che i sistemi di difesa dell'ospite siano sorti non solo per proteggere i tessuti direttamente da attacchi patogeni, ma anche per supportare attivamente la crescita di comunità specifiche di mutualisti. Questa dicotomia funzionale ha portato all'evoluzione di sistemi immunitari molto più sintonizzati per un'esistenza armoniosa con microbi di quanto si pensasse in precedenza, esistenti come entità dinamiche ma principalmente cooperative nel presente."  Sull'utilità dei batteri "Medicina online" scrive: "I reperti fossili dimostrano che i batteri esistono da circa 3,5 miliardi di anni ed è noto che essi sono in grado di sopravvivere in una varietà di ambienti, compresi caldo e freddo estremi (batteri estremofili), superfici, rifiuti radioattivi e corpo umano. La maggior parte dei batteri sono innocui e alcuni, come i batteri Lactobacilli acidophilus, possono vivere all’interno dell’intestino umano (microbioma) favorendo la digestione del cibo, la distruzione di microbi che causano malattie, la lotta alle cellule tumorali e l’assimilazione dei nutrienti essenziali. Alterazioni del microbioma possono favorire l’insorgenza di patologie e malfunzionamento dell’intestino. Meno dell’1% dei batteri è causa di malattie nell’individuo. [...] A differenza dei batteri, la maggior parte dei virus causano malattie e sono piuttosto specifici quando si tratta del tipo di cellule da attaccare. Per esempio, alcuni virus sono programmati per attaccare in particolare le cellule presenti nel fegato, nel sistema respiratorio o nel sangue. Mentre alcuni batteri sono presenti nel nostro organismo e sono perfino utili al suo funzionamento, un virus non sarà mai utile. Ricerche recenti hanno dimostrato che il microbioma intestinale svolge un ruolo essenziale nella risposta immunitaria dell'organismo alle infezioni e nel mantenimento della salute generale. L'associazione più evidente tra Microbiota intestinale e malattie psicologiche è la capacità del Microbiota di manipolare la produzione e l'azione di diversi neurotrasmettitori (serotonina, dopamina, melatonina, GABA, ecc) che influenzano cognizione, umore e comportamento. L'argomento può essere approfondito alla pagina "Microbiota Revolution".
quantum
Punto chiave di questa pagina
Il supporto immunitario delle ricche comunità microbiche nell’intestino ha radici antiche: Il 99% della nostra componente genetica deriva dai batteri, come se fosse un secondo genoma. Questo ci permette di considerare il microbiota come un organo endocrino aggiuntivo che fornisce un ampio numero di composti fondamentali al funzionamento degli organi umani. L'immunologo William Parker scrive: "L'intestino animale funge da sede primaria per la complessa interazione ospite-microbo che è essenziale per l'omeostasi e può anche riflettere i tipi di antiche pressioni selettive che hanno generato l'emergere dell'immunità nei metazoi.
un'indagine filogenetica sulle interazioni intestino-microbo suggerisce che i sistemi di difesa dell'ospite siano sorti non solo per proteggere i tessuti direttamente da attacchi patogeni, ma anche per supportare attivamente la crescita di comunità specifiche di mutualisti."
Punti di riflessione
Ciò che ci rende umani è, secondo me, la combinazione del nostro DNA, più il DNA dei nostri microbi intestinali. (Sarkis Mazmanian)
_
Sei più microbo di quanto sei umano. (Robert Knight)
_
Il nostro è il secolo della biologia, perchè la biologia, come potrebbe dire Husserl, è la scienza delle decisioni ultime ed è insieme il luogo ambiguo dell'umano e della sua verità. (Carlo Sini)
_
Il microbiota è in continua interazione con le attività di tutti gli organi: non fa eccezione il cervello, di cui risulta un potente modulatore dell’attività fisiologica e dunque in grado di influenzare gli stati comportamentali ed emozionali. Le evidenze fornite dallo studio del microbioma (il genoma di tutto il microbiota) ne mettono in luce un ruolo centrale nel regolare lo svolgimento dei tre processi che impieghiamo normalmente per definire l’identità biologica dell’individuo: il sistema immunitario capace di discriminare tra il sé e il non-sé a livelli di raffinata precisione molecolare.
(Manuela Monti, Carlo Alberto Redi)

_

In fondo la nostra specie altro non è se non una goccia d'acqua in un oceano di vita popolato principalmente da batteri. Il nostro stesso corpo costituisce la prova di tutto ciò in quanto contiene campioni di microrganismi appartenenti a tutte le principali ramificazioni dell'albero della vita; dai protobatteri metanogeni che vivono nel nostro intestino (appartenenti alla famiglia degli Archea), ai funghi che talora infestano la nostra pelle (che appartengono agli organismi Eucarioti), agli altri batteri che vivono un pò dovunque in giro per il corpo umano (tutti appartenenti alla grande famiglia dei Procarioti). (Fabio PIccini)
_
La composizione del microbioma è in gran parte associata a fattori quali la dieta, lo stile di vita, l’uso di farmaci e altri aspetti di biografia personale. (Manuela Monti, Carlo Alberto Redi)

_

Negli ultimi 50 anni abbiamo svolto un lavoro formidabile nell'eliminazione delle malattie infettive. Ma abbiamo visto un enorme e terrificante aumento delle malattie autoimmuni e delle allergie. (Ruth Ley)
_
Il microbioma rappresenta il genoma di tutti i microrganismi che vivono in simbiosi con l'uomo. Si ritiene che, a fronte di circa 21mila geni umani, il nostro corpo contenga più di un milione di geni batterici. (Fabio Piccini)
Conclusioni (provvisorie): il 99% della nostra componente genetica deriva dai batteri che compongono il nostro microbioma e influenzano anche comportamenti ed emozioni
L'epidemia di coronavirus ha ricordato a tutto il mondo che l'essere umano è un essere, principalmente, "biologico". Ma cos'è un essere umano? Secondo il biologo Carlo Alberto Redi e il filosofo Carlo Sini "Le conoscenze biologiche permettono di stabilire in modo non ambiguo che l'inizio ontogenetico del processo materio-energetico che origina ed identifica un nuovo individuo coincide con il momento in cui si realizza la formazione della prima copia geneticamente attiva del suo genoma." Il termine "microbioma" indica la totalità del patrimonio genetico posseduto dal "microbiota", cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere. Il microbiota umano è definito come «l’insieme dei microrganismi che in maniera fisiologica, o talvolta patologica, vivono in simbiosi con il corpo umano». Secondo lo psicoanalista e nutrizionista Fabio Piccini: "Se consideriamo il microbioma umano, tali geni codificano per alcune molecole che il corpo non riesce a produrre autonomamente. I numeri lasciano stupiti: il 99% della nostra componente genetica deriva dai batteri, come se fosse un secondo genoma. Questo ci permette di considerare il microbiota come un organo endocrino aggiuntivo che fornisce un ampio numero di composti fondamentali al funzionamento degli organi umani." Scrivono i biologi Carlo Alberto Redi e Manuela Monti: "Il microbiota è in continua interazione con le attività di tutti gli organi: non fa eccezione il cervello, di cui risulta un potente modulatore dell’attività fisiologica e dunque in grado di influenzare gli stati comportamentali ed emozionali. Le evidenze fornite dallo studio del microbioma (il genoma di tutto il microbiota) ne mettono in luce un ruolo centrale nel regolare lo svolgimento dei tre processi che impieghiamo normalmente per definire l’identità biologica dell’individuo: il sistema immunitario capace di discriminare tra il sé e il non-sé a livelli di raffinata precisione molecolare." Sappiamo inoltre che il DNA non si trova solo nelle cellule del corpo, ma anche nei suoi batteri, e infatti il termine "microbioma" indica la totalità del patrimonio geneticoposseduto dal "microbiota", cioè i geni che quest’ultimo è in grado di esprimere. Scrive lo psicoanalista e nutrizionista Fabio Piccini: "Se consideriamo il microbioma umano, tali geni codificano per alcune molecole che il corpo non riesce a produrre autonomamente. I numeri lasciano stupiti: il 99% della nostra componente genetica deriva dai batteri, come se fosse unsecondo genoma. Questo ci permette di considerare il microbiota come un organo endocrino aggiuntivo che fornisce un ampio numero di composti fondamentali al funzionamento degli organi umani."  L'immunologo William Parker ha svolto una ricerca sulla presenza microbica nell'intestino di molti animali, scoprendo che la presenza di microbi nel corpo degli animali, e in particolare nell'intestino, ha favorito la loro sopravvivenza. Egli scrive: "L'intestino animale funge da sede primaria per la complessa interazione ospite-microbo che è essenziale per l'omeostasi e può anche riflettere i tipi di antiche pressioni selettive che hanno generato l'emergere dell'immunità nei metazoi. In questa recensione, presentiamo un'indagine filogenetica sulle interazioni intestino-microbo e suggeriamo che i sistemi di difesa dell'ospite siano sorti non solo per proteggere i tessuti direttamente da attacchi patogeni, ma anche per supportare attivamente la crescita di comunità specifiche di mutualisti. Questa dicotomia funzionale ha portato all'evoluzione di sistemi immunitari molto più sintonizzati per un'esistenza armoniosa con microbi di quanto si pensasse in precedenza, esistenti come entità dinamiche ma principalmente cooperative nel presente."  Sull'utilità dei batteri "Medicina online" scrive: "I reperti fossili dimostrano che i batteri esistono da circa 3,5 miliardi di anni ed è noto che essi sono in grado di sopravvivere in una varietà di ambienti, compresi caldo e freddo estremi (batteri estremofili), superfici, rifiuti radioattivi e corpo umano. La maggior parte dei batteri sono innocui e alcuni, come i batteri Lactobacilli acidophilus, possono vivere all’interno dell’intestino umano (microbioma) favorendo la digestione del cibo, la distruzione di microbi che causano malattie, la lotta alle cellule tumorali e l’assimilazione dei nutrienti essenziali. Alterazioni del microbioma possono favorire l’insorgenza di patologie e malfunzionamento dell’intestino. Meno dell’1% dei batteri è causa di malattie nell’individuo. [...] A differenza dei batteri, la maggior parte dei virus causano malattie e sono piuttosto specifici quando si tratta del tipo di cellule da attaccare. Per esempio, alcuni virus sono programmati per attaccare in particolare le cellule presenti nel fegato, nel sistema respiratorio o nel sangue. Mentre alcuni batteri sono presenti nel nostro organismo e sono perfino utili al suo funzionamento, un virus non sarà mai utile.
Ricerche recenti hanno dimostrato che il microbioma intestinale svolge un ruolo essenziale nella risposta immunitaria dell'organismo alle infezioni e nel mantenimento della salute generale. Oltre a fornire una risposta ad agenti patogeni infettivi, un microbioma intestinale sano aiuta anche a prevenire reazioni immunitarie potenzialmente pericolose che danneggiano i polmoni e altri organi vitali. Riguardo alle malattie del progresso, cioè all'aumentata incidenza nel mondo economicamente più avanzato nell'ultimo secolo, scrive Fabio Piccini nel libro "Alla scoperta del microbioma umano": "All'alterazione del microbioma umano si deve l'aumentata incidenza di molte malattie autoimmuni, l'aumentata incidenza di malattie infiammatorie intestinali, l'aumentata incidenza di malattie metaboliche, l'aumentata incidenza di diabete e obesità, l'aumentata incidenza di malattie cardiovascolari, l'aumentata incidenza di disturbi d'ansia, l'aumentata incidenza di alcuni tumori dell'apparato gastrointestinale e molto altro ancora."
L'associazione più evidente tra Microbiota intestinale e malattie psicologiche è la capacità del Microbiota di manipolare la produzione e l'azione di diversi neurotrasmettitori (serotonina, dopamina, melatonina, GABA, ecc) che influenzano cognizione, umore e comportamento.
per scaricare le conclusioni (in pdf):
La razionalità richiede impegno personale!
Iscriviti alla Newsletter di pensierocritico.eu per ricevere in anteprima nuovi contenuti e aggiornamenti:
Bibliografia (chi fa delle buone letture è meno manipolabile)


Scrivi, se non sei d'accordo
Se ritenete che le tesi del "punto chiave" non vengano sufficientemente supportate dagli argomenti presenti in questa pagina potete esprimere il vostro parere (motivandolo).
Inviate una email con il FORM. Riceverete una risposta. Grazie della collaborazione.
Libri consigliati
a chi vuole approfondire la fisica quantistica
Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 9 ottobre 2023

creative commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
Torna ai contenuti