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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Visione sociale di Karl Popper: i tre mondi interconnessi
TEORIE > CONCETTI > DEMOCRAZIA E WEB
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La società umana e la vita relazionale sono valori che non esistevano prima della comparsa della vita umana sulla Terra. Il filosofo e scienziato sociale Karl Popper li ha analizzati in tutti i suoi libri e ne ha dedotto conclusioni che, ancora oggi, ispirano la società, nella sua azione politica. Ad esempio, nel libro "Miseria dello storicismo" egli argomenta sul futuro umano scagliandosi contro coloro che ritengono che il futuro umano sia prevedibile, così come sosteneva Marx, cioè pianificando e attuando con metodo gli obiettivi, in quel caso diretti verso una società collettivistica. Egli scrive (pp. 31-32) : "L'idea che una previsione può influenzare l'avvenimento previsto è molto antica. Edipo, nella leggenda, uccise suo padre che egli non aveva mai veduto, ma questa azione era il risultato diretto della profezia che aveva spinto suo padre ad abbandonarlo. Per questo motivo suggerirei di denominare "effetto di Edipo" l'influenza della previsione sull'evento predetto, sia nel caso che l'influenza in questione tenda a favorire l'evento predetto, sia nel caso che tenda a impedirlo. Gli storicisti hanno recentemente indicato che questa influenza della previsione sull'evento previsto può anche interessare le scienze sociali, poichè, in virtù di essa, può essere più facile fare previsioni esatte ed obiettive. [...] L'idea di una previsione esatta e attendibile nel campo sociale contiene una contraddizione interna: le previsioni sociali esatte sono impossibili". Successivamente Popper spiega perchè: "Una previsione è un avvenimento sociale che può avere una reciproca interferenza con altri avvenimenti sociali, fra i quali quello che essa prevede". La visione sociale di Karl Popper viene chiarita nella sua concezione dei tre mondi: il mondo fisico, il mondo degli stati mentali e delle disposizioni psicologiche umane e, in ultimo, il  mondo dei prodotti della mente umana (artefatti culturali quali le teorie, libri, ecc) che vengono brevemente accennati in questa pagina.
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UNA VISIONE SOCIALE MODERNA: Se tentiamo superbamente di portare il paradiso sulla terra, riusciamo soltanto a trasformare la terra in un inferno. Perchè ciò non accada dobbiamo abbandonare il sogno di un mondo perfetto. Ciò non significa che dobbiamo cessare i nostri tentativi di fare il mondo migliore di quanto non sia, ma che dobbiamo impegnarci in questo compito con la dovuta umiltà: dobbiamo limitarci a combattere la miseria, l'ingiustizia, l'oppressione, la corruzione. In questo compito non dovremo mai dimenticare ciò che vi è di imprevisto e, forse, anche di imprevedibile nelle nostre azioni; messo sulla bilancia, il passivo attribuibile ai nostri tentativi di progresso potrebbe superare l'attivo.
Punti di riflessione
Se tentiamo superbamente di portare il paradiso sulla terra, riusciamo soltanto a trasformare la terra in un inferno.  Perchè ciò non accada dobbiamo abbandonare il sogno di un mondo perfetto. Ciò non significa che dobbiamo cessare i nostri tentativi di fare il mondo migliore di quanto non sia, ma che dobbiamo impegnarci in questo compito con la dovuta umiltà: dobbiamo limitarci a combattere la miseria, l'ingiustizia, l'oppressione, la corruzione. In questo compito non dovremo mai dimenticare ciò che vi è di imprevisto e, forse, anche di imprevedibile nelle nostre azioni; messo sulla bilancia, il passivo attribuibile ai nostri tentativi di progresso potrebbe superare l'attivo. (Karl Popper - Miseria dello storicismo p. 14 )
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Se considerato indipendentemente dalla "Società aperta", il presente libro [Miseria dello storicismo] non potrebbe essere giudicato se non come una critica assai superficiale a Marx. Lo stesso dicasi nei confronti di Hegel, che viene nominato solo due volte benchè sia, probabilmente, il più influente tra i padri fondatori di quel complesso di idee che io chiamo "storicismo". ( Karl Popper - Miseria dello storicismo pp. 12-13)
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Nel 1985 [Popper] ormai abbandonata la carica d'insegnante scrive "Il futuro è aperto" al quale seguiranno numerose interviste ai giornali e alla televisione nelle quali non si stancherà mai di lottare contro l'irrazionalismo. Negli ultimi anni egli attaccherà il potere illimitato e irresponsabile dei media pubblicando "Cattiva maestra televisione”. (Mattia "Anzoletti" Boscolo)
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Per verificare (falsificare) un enunciato è necessario che questo sia formulato in termini linguistici (appunto enunciato). Il problema è che le formulazioni linguistiche appartengono al mondo 3 e i mondi, pur potendo interagire tra loro, sono irriducibili l’uno all’altro. (Fabio Cirillo)
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Il futuro verrà influenzato da noi e dai nostri valori, e il valore umano più importante è la libertà. La libertà va comunque ridotta, al fine di evitare che le persone commettano omicidi. La convivenza pacifica implica una certa restrizione della libertà di ognuno, (Karl Popper)
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Invece di posare a profeti, è nostro compito fare le cose nel miglio modo possibile - e andare alla ricerca dei nostri errori. (Karl Popper  - Le fonti della conoscenza e dell'ignoranza p.9)
Il cervello anatomico appartiene al Mondo1, mentre la mente individuale appartiene al Mondo2 e la realtà creata dall'azione dei primi due appartiene al mondo 3.
Il rapporto tra mente e corpo si pone a Popper che respinge il monismo materialistico, il quale riduce gli stati della mente a stati corporei o, meglio, cerebrali; per questo aspetto, egli è un dualista, ma non nel senso che mente e corpo siano due sostanze, bensì nel senso che tra stati o eventi mentali e stati o eventi corporei esiste un'interazione. In questa interazione tra l'IO, come abitante del mondo 3, e il cervello, come abitante del mondo 1, è l'IO ad avere la funzione attiva di programmatore del cervello. (Cliccare per approfondire)
La visione sociale di Karl Popper
I tre mondi di Karl Popper
Mattia Boscolo (vedi bibliografia 2014) così descrive i tre mondi di Popper:

Popper elabora la concezione dei tre mondi. Il primo è il mondo fisico, l’universo delle entità fisiche; in secondo luogo c'è il mondo degli stati mentali, comprendente gli stati di coscienza, le disposizioni psicologiche; in  ultimo il mondo dei contenuti di pensiero, dei prodotti della mente umana. Gli oggetti del mondo tre sono costruzioni dell’uomo, alcuni sono materiali e appartengono sia al mondo uno sia al mondo tre. Gli oggetti del mondo tre possono essere reali non solo nelle loro materializzazioni del mondo uno, ma anche nei loro aspetti del mondo tre. Come oggetti del mondo tre possono indurre gli uomini a produrre altri oggetti del mondo tre e, tramite questi, ad agire sul mondo uno, per questo si può definire reale una cosa. Molti oggetti del mondo tre sono incarnati in oggetti del mondo uno, altri possono esistere anche come oggetti del mondo due. Vi sono oggetti del mondo tre incorporei cioè oggetti che non sono incarnati. Una delle congetture centrali avanzate da Popper è quella che la considerazione del mondo tre potrebbe risolvere il problema mente-corpo. Gli oggetti del mondo tre hanno un effetto sul mondo uno solo attraverso l'intervento umano, poiché sono astratti ma reali. Gli oggetti del mondo tre hanno un effetto sul mondo uno attraverso il loro essere afferrati, che è un processo del mondo due, un processo mentale in cui il mondo due e il mondo tre interagiscono. E' quindi ammissibile che tanto gli oggetti del mondo tre quanto i processi del mondo due sono reali. L'interazione fra i mondi due e tre può essere interpretato come un costruire oggetti del mondo tre e un metterli in confronto attraverso una selezione. Il mondo due può essere considerato attivo e produttivo. Il contrasto tra ottimismo e pessimismo epistemologico può essere reso ancora più chiaro distinguendo sei tipi di argomenti che potrebbero servire come oggetti di conoscenza. Il primo è il mondo tre, il regno dei prodotti della mente umana. Il secondo è costituito dai contorni di coscienza introspettivamente osservabili discussi da filosofi come Hume, Kant e Husserl. Il terzo, invece, consiste in alcune caratteristiche umane che possono essere considerate come parte integrante della natura umana universale, come il desiderio di salute fisica e di benessere materiale (forse anche alcune tendenze elencate dagli psicologi Freud e Maslow). Il quarto è il regno di questioni morali o normative più sostanziali e specifiche,come ad esempio la scelta tra egoismo e le scelte politiche specifiche. Il quinto è il regno delle relazioni significative tra tutte le proposizioni vere. Infine, il sesto argomento è quello della unicità di tutti gli aspetti dell’esistenza. Popper, quindi, nega “l’ottimismo epistemologico” cioè l’infallibilità dell’uomo nella conoscenza della realtà oggettiva nel suo insieme e propone, al contrario, una epistemologia “pessimistica”, la sola capace di mantenere un atteggiamento critico nei confronti delle ipotesi formulate. “Pessimistica” nel senso che Popper non crede alla possibilità di giungere ad una verità ultima e certa, con la quale la ricerca trova il suo punto di arrivo.
Popper elabora la concezione dei tre mondi: Il primo è il mondo fisico (oggettivo), il secondo è il mondo degli stati mentali (soggettivo), e il terzo è il mondo dei contenuti di pensiero (la realtà creata e vissuta dall'essere umano), cioè dei prodotti della mente umana. Tra questi tre mondi vi sono delle interazioni che modulano la vita umana attraverso osservazione e framing (tra mondo1 e mondo2), e socializzazione e innovazione (tra mondo 2 e mondo3)
Un esempio applicativo di questa teoria può essere quello costituito dal rapporto tra realtà e pseudoambiente ipotizzati dal giornalista WalterLippman e descritto nella pagina "Manipolazione mediatica".
Un esempio di interazione tra mondi
I tre mondi di Popper
Cliccare per approfondire
Interazioni fra i tre mondi attraverso socializzazione, innovazione, osserbazione e framing
I tre mondi di Popper: come agiscono
conoscenza
I tre mondi di Popper: come retro-agiscono
Karl Popper
I tre mondi di Karl Popper
Come si crea il futuro (e la società futura) per Karl Popper
Mattia Boscolo nella sua tesi (vedi bibliografia 2014), scrive:


Con il polivalente termine “storicismo” l’autore non intende lo storicismo propriamente tedesco, contemporaneo o neoidealistico (quell’insieme di dottrine da Dilthey a Croce) con le quali egli condivide di fatto la tesi della non esistenza di leggi dello sviluppo storico; bensì tutte le molteplici concezioni della storia che pensano di riuscire a comprendere l’oggettivo corso del mondo in maniera fondata, cioè di poter determinare delle “leggi universali” che guidano l’evoluzione della storia umana e dunque avanzare anche delle previsioni (certe) sul futuro corso del mondo.

Karl Popper nella sua prefazione all'edizione italiana del suo libro "Miseria dello storicismo" scrive:

La tesi fondamentale [di questo libro]  è che la credenza diffusa nel determinismo storico e nella possibilità di predire il corso storico razionalmente o "scientificamente" è una credenza errata. Io pervenni a questa conclusione nell'inverno 1919-1920, dopo la prima guerra mondiale, attraverso una disamina critica del mitico, impellente avvento della Rivoluzione comunista mondiale. La mia tesi circa il carattere psueudoscientifico, pseudostorico e mitico delle filosofie profetiche della storia, come quelle di Hegel o Marx o Spengler, maturò lentamente attraverso gli anni. Con il 1935 essa divenne approssimativamente la traccia del presente libro.

Un progetto sul futuro e il pensiero sistemico nella scuola pubblica
Un interessante esempio dell'addestramento alla "complessità" è costituito da un progetto sperimentale di didattica orientata al futuro e al pensiero sistemico (vedi bibliografia 2017) che si è svolto nella scuola pubblica, cioè nell'Istituto Comprensivo di Avio, in provincia di Trento, in collaborazione con il vicino Istituto Comprensivo di Ala. Il progetto è stato guidato dai formatori Rocco Scolozzi, Francesco Brunori, e dai dirigenti scolastici Laura Cristoforetti e Alessandro Bonesini. E' stato sviluppato il progetto "Made in Future", e dati i risultati, che si vedranno nel medio termine, cioè nel corso della vita adulta dei ragazzi, vi è l'auspicio che l'esperimento possa estendersi ad altre scuole. Il progetto si è rivelato come un primo addestramento al "pensiero sistemico" che potrà aiutare ogni ragazzo nella determinazione del proprio orizzonte scolastico e in un atteggiamento collaborativo per raggiungere i propri obiettivi.
Il video del progetto MADE IN FUTURE, di cui è consigliata la visione, è disponibile di seguito.
Il progetto MADE IN FUTURE
Una ricerca non è mai conclusa
Popper nega “l’ottimismo epistemologico” cioè l’infallibilità dell’uomo nella conoscenza della realtà oggettiva e propone, al contrario, una epistemologia “pessimistica”, la sola capace di mantenere un atteggiamento critico nei confronti delle ipotesi formulate. “Pessimistica” nel senso che Popper non crede alla possibilità di giungere ad una verità ultima e certa, con la quale la ricerca trova il suo punto di arrivo. Per Popper il futuro è mobile, cioè sottoposto a tutte le incertezze che l'essere umano vi inserisce con la sua azione
Cono dei futuri (di Clem Bezold)
Le società hanno sempre sviluppato una loro idea del futuro – dalla visione greca al riconoscimento medioevale del futuro come qualcosa che può essere solo nelle mani di Dio, alle "sorti magnifiche e progressive" della nascente borghesia. Ora stiamo attraversando una fase in cui la capacità di guardare al futuro si è indebolita. A ben guardare, però, abbiamo perso anche la capacità di guardare e imparare dal passato. (Roberto Poli)
Conclusioni (provvisorie): L'idea che una previsione possa influenzare l'avvenimento previsto è molto antica, ma Popper la confuta
La società umana e la vita relazionale sono valori che non esistevano prima della comparsa della vita umana sulla Terra. Il filosofo e scienziato sociale Karl Popper li ha analizzati in tutti i suoi libri e ne ha dedotto conclusioni che, ancora oggi, ispirano la società, nella sua azione politica. Ad esempio, nel libro "Miseria dello storicismo" egli argomenta sul futuro umano scagliandosi contro coloro che ritengono che il futuro umano sia prevedibile, così come sosteneva Marx, cioè pianificando e attuando con metodo gli obiettivi, in quel caso diretti verso una società collettivistica. Egli scrive (pp. 31-32) : "L'idea che una previsione può influenzare l'avvenimento previsto è molto antica. Edipo, nella leggenda, uccise suo padre che egli non aveva mai veduto, ma questa azione era il risultato diretto della profezia che aveva spinto suo padre ad abbandonarlo. Per questo motivo suggerirei di denominare "effetto di Edipo" l'influenza della previsione sull'evento predetto, sia nel caso che l'influenza in questione tenda a favorire l'evento predetto, sia nel caso che tenda a impedirlo. Gli storicisti hanno recentemente indicato che questa influenza della previsione sull'evento previsto può anche interessare le scienze sociali, poichè, in virtù di essa, può essere più facile fare previsioni esatte ed obiettive. [...] L'idea di una previsione esatta e attendibile nel campo sociale contiene una contraddizione interna: le previsioni sociali esatte sono impossibili". Successivamente Popper spiega perchè: "Una previsione è un avvenimento sociale che può avere una reciproca interferenza con altri avvenimenti sociali, fra i quali quello che essa prevede". La visione sociale di Karl Popper viene chiarita nella sua concezione dei tre mondi: il mondo fisico, il mondo degli stati mentali e delle disposizioni psicologiche umane e, in ultimo, il  mondo dei prodotti della mente umana (artefatti culturali quali le teorie, libri, ecc) che vengono brevemente accennati in questa pagina.
per scaricare le conclusioni (in pdf):
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Libri consigliati
a chi vuole conoscere le idee di Karl Popper

Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 21 novembre 2022

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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