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Coloro cui sfugge completamente l'idea che è possibile aver torto non possono imparare nulla, tranne la tecnica. (Gregory Bateson)
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Mappe argomentative
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Recensione del libro di Pietro Alotto "Le mappe argomentative" (Audino editore)

Pietro Alotto, insegnante di filosofia e fine cultore della mappe argomentative ha scritto un libro per condensare le proprie esperienze ventennali su uso e insegnamento delle mappe argomentative. Opera meritoria che si rivolge a un ristretto numero di persone. L'argomentazione, infatti, non è mai stato un tema "alla moda", neppure oggi che siamo nell'era dei social media e che verifichiamo ogni giorno la povertà argomentativa dei tanti che pubblicano opinioni sui social media. La povertà argomentativa era iniziata sulle televisioni del mondo occidentale con le TV commerciali asservite alla pubblicità, e si è poi trasferita sulle TV del Secondo e Terzo Mondo dove funge da vetrina per tutti coloro che vogliono fuggire dalla povertà materiale del loro Paese. Alotto scrive nel suo libro (p. 29): "Le mappe argomentative nascono per diagrammare ragionamenti semplici e complessi, così come complesse argomentazioni". Ma partiamo dall'inizio: quali persone hanno la necessità di "argomentare"? La filosofia ci dice che l'argomentazione è nata per evitare la violenza, cioè per trasferire la lotta con altri individui dal piano materiale al piano virtuale. Pietro Alotto scrive: "Siamo animali inferenziali e argomentanti; abbiamo una "competenza" naturale di base che ci permette di fare inferenze corrette, di comprendere quando c'è qualcosa che non va in un ragionamento (specialmente nei ragionamenti altrui); abbiamo una naturale sensibilità per la pertinenza e la rilevanza degli argomenti [...] Tuttavia non basta: la Logica e l'Argomentazione vanno studiate, apprese e consolidate con la pratica opportuna." Se le cose stanno così il libro di Alotto ci potrebbe permettere di fare la "pratica" necessaria nei casi più "complessi", quelli nei quali è necessario costruire una mappa argomentativa che ci costringa a riflettere sui concetti, infatti il beneficio delle mappe (tutte: mentali, concettuali, argomentative) è quello di essere potenti strumenti conoscitivi di natura costruttivista. Questa è una capacità della quale ci si convince solo facendo una mappa... e, dopo aver impiegato tempo a riflettere sulle connessioni che legano i concetti, aver verificato quanto la propria conoscenza del tema sia aumentata, come accade qualora si voglia praticare il "dibattito regolamentato" (Debate), cioè quella forma di dibattito argomentativo piuttosto diffuso nel mondo anglosassone (ma non altrove), che ha lo scopo di sviluppare la "competenza epistemica" degli studenti, ossia la capacità di "trasmettere conoscenza", oltre alla capacità di riconoscerla, svilupparla, conseguirla e giustificarla. Quindi, quando dobbiamo preparare una linea argomentativa e cercare le ragioni pro/contro una certa tesi, questo libro è utilissimo, e si avvale anche di 74 mappe QR Code facilmente accessibili sul sito dell'editore.


Per scaricare la recensione in PDF:


Altan
Punti chiave
Le mappe mentali e quelle concettuali hanno scopi diversi: le mappe mentali consentono di strutturare rapidamente un testo e mostrarne la struttura graficamente. Le mappe concettuali e quelle argomentative consentono di "riflettere", approfonditamente e lentamente, sui concetti espressi in un testo, cercando correlazioni tra concetti noti e concetti ignoti, cioè di avviare un processo di apprendimento significativo. (Franco Mattarella)

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Gli analfabeti del XXI secolo non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere, ma quelli che non saranno in grado di imparare, disimparare e reimparare (Alvin Toffler)
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Le mappe argomentative nascono per diagrammare ragionamenti semplici e complessi, così come complesse argomentazioni. Ora, ragionare e argomentare sono due processi di pensiero indipendenti, ma simili. Quando ragioniamo in modo intenzionale, ci poniamo una domanda, esaminiamo una serie di dati (recuperati in qualche modo) e traiamo da questi dati una conclusione, passando per delle proposizioni che fungono da Garanzia. (Pietro Alotto p. 29)
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È importante riconoscere che una mappa concettuale [e anche una mappa argomentativa] non è mai finita. Dopo aver costruito una mappa preliminare, è sempre necessario rivedere questa mappa. Altri concetti possono essere aggiunti. Le buone mappe di solito risultano da tre a molte revisioni. (Joseph D. Novak, Alberto J. Cañas)
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La tua psiche è come il tuo paesaggio personale. Sai come raggiungere luoghi importanti partendo da casa tua, così come il negozio di alimentari, il posto di lavoro, l'associazione di cui fai parte e le case dei tuoi amici. Hai formato un insieme "interno" di percorsi familiari e probabilmente sei infastidito se qualche ostacolo imprevisto ti costringe a deviare su una strada che non conosci. Quindi, questa è la nostra mappa. La "mappatura mentale", il nostro GPS, descrive come diventiamo abituati alla nostra prospettiva: le nostre opinioni, esigenze e credenze. (Katherine Ramsland)
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Lo scopo di una mappa argomentativa o di ragionamento è quello di aiutarci a ragionare o argomentare meglio, oppure quella di aiutarci a comprendere (e, quindi, valutare) ragionamenti e argomentazioni altrui. L’uso didattico di questo tipo di mappe è finalizzato, perciò, a costruire, rafforzare e potenziare le competenze proprie del Pensiero critico: in particolare, le capacità di comprensione, analisi, valutazione e produzione di ragionamenti e argomentazioni complesse. (Pietro Alotto)
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Come esiste la fisica ingenua, così esiste anche il pensiero ingenuo. Siamo tutti, chi più chi meno, “pensatori ingenui”, naturalmente ingenui. Siamo occasionalmente “critici”, ed in genere questo succede quando in gioco ci sono i nostri interessi. (Pietro Alotto)
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La mappa non è il territorio e il nome non è la cosa designata. (Alfred Korzybski)

Pietro Alotto
Per fare una mappa argomentativa vi sono diversi software. Quelli indicati da Pietro Alotto sono riportati nel seguito.
Rationale
Mindup 2
Pietro Alotto aveva già espresso le sue idee sul pensiero critico su Medium nel 2017 (Critical Thinking: cos’è e perché vale), producendo anche una mappa concettuale:
Altan
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Spesa annua pro capite in Italia per gioco d'azzardo 1.583 euro, per l'acquisto di libri 58,8 euro (fonte: l'Espresso 5/2/17)

Pagina aggiornata il 9 novembre 2022

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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Generico
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