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A chi si rivolge questo website
Questo sito web è destinato a coloro i quali sono scettici nei confronti dei mass media e rifiutano l'informazione che tenta di usare le emozioni.
In particolare si rivolge a studiosi, insegnanti, studenti, e lettori in genere che vogliono migliorare l'analisi e l'interpretazione di testi (giornalistici, scientifici, economici, ecc.), impiegando i metodi del pensiero critico (critical thinking): cioè persone disposte a mettere in discussione le proprie opinioni.
Se questi lettori decidono di verificare autonomamente la credibilità delle notizie, dei documenti, delle fonti e dei messaggi che ricevono, troveranno in questo sito metodi e strumenti utili a farlo.

Giudicare la credibilità delle fonti
Identificare conclusioni, motivazioni e presupposti
Giudicare la qualità di un argomento, incluso l'accettabilità delle sue motivazioni, presupposti e prove
Sviluppare e difendere una posizione su un tema
Fare domande appropriate per chiarire temi controversi
Pianificare esperimenti e giudicare l'assetto degli esperimenti stessi
Definire la terminologia in modo appropriato al contesto
Avere una mente aperta
Cercare di essere ben informati
Tirare delle conclusioni se giustificate, ma con cautela
Per approfondire andare alla pagina Cos'è il pensiero critico.

La credibilità dipende sia dalla fonte emittente sia dal soggetto che deve valutarla; in altre parole "la credibilità non è una caratteristica intrinseca della fonte, ma è una relazione". Ciò significa che essa dipende dalle caratteristiche (culturali, analitiche, emotive) della persona che deve attribuirla (il ricevente). Questo è il motivo per cui ognuno può migliorare le proprie valutazioni di credibilità: basta lavorare su se stessi invece di lamentarci di ciò che il mondo ci scarica addosso.

L'essere umano ha una razionalità limitata. Negli ultimi decenni, infatti, la psicologia cognitiva ha dimostrato che è impossibile adottare un pensiero esclusivamente razionale. La mente umana ha incorporato, durante l'evoluzione, una serie di comportamenti intuitivi che hanno consentito all'homo sapiens di sopravvivere in ambienti ostili prendendo decisioni euristiche. Oggi l'essere umano è immerso in un ambiente meno ostile dal punto di vista fisico, ma più ostile dal punto di vista psichico (sovraccarico informativo e manipolazione mediatica sono infatti ormai alla base della vita quotidiana).
Il pensiero intuitivo è prevalentemente inconscio e questa caratteristica costituisce la sua forza, infatti le sue decisioni sono rapide e, in certe condizioni, efficaci. Possiamo attribuire questa efficacia alle euristiche che lo psicologo Gerd Gigerenzer ha definito "veloci e frugali", dato che consentono di prendere decisioni immediate senza sforzi cognitivi. Ad esempio, è stato sperimentalmente dimostrato dalla psicologa Gitte Landgaard che, quando si guarda per la prima volta un sito web, la mente umana ne dà un giudizio inconscio (positivo o negativo) in 50 millesimi di secondo. Soltanto dopo qualche secondo questo giudizio viene validato dalla coscienza del pensiero razionale che, come un notaio mentale, "mette a verbale" la decisione presa dal pensiero intuitivo.
Ma oltre alle euristiche sono inconsci anche i bias cognitivi, cioè le distorsioni del giudizio che compromettono la correttezza di molte decisioni umane. La natura inconscia di euristiche e bias rende difficile intervenire su di essi: il compito del pensiero critico (critical thinking) è quello di decidere in quali situazioni o compiti si possono lasciare "agire" le euristiche, e in quali altre bisogna sforzarsi di "mitigare" l'azione dei bias impegnando razionalmente il cervello solo in quelle circostanze che richiedono uno sforzo cognitivo.
Nel box a fianco viene mostrata la composizione dei due modelli di pensiero intuitivo e razionale (two system view), nella rappresentazione fatta dallo psicologo Daniel Kahneman.
Questo website propone alcune modalità per applicare il pensiero critico alle situazioni della vita quotidiana, riducendo l'effetto dei bias e orientando le euristiche verso decisioni migliori.
L'influsso esercitato dal sistema mediatico sulla singola persona dipende sia dall'efficacia comunicativa dei media sia dalla vulnerabilità del singolo. La mancanza di fiducia o l'eccesso di fiducia rientrano tra le patologie della credibilità, e si collocano ai due estremi dell'asse della fiducia. In tali patologie le persone possono avere un atteggiamento di sospetto generalizzato o, all'opposto, un atteggiamento di credulità senza limiti.
Il pensiero critico è faticoso ma adagiarsi su un atteggiamento critico carente porta la persona verso uno dei due estremi dell'asse della fiducia.
Per valutare il vostro atteggiamento critico andate alla pagina "atteggiamento critico personale" mediante il seguente pulsante:
Secondo la filosofa statunitense Martha Nussbaum la democrazia non sopravvive quando le persone delegano le loro decisioni alle autorità oppure si lasciano influenzare dalla pressione del gruppo sociale al quale appartengono.
In altre parole: le nazioni che hanno a cuore la democrazia educano i cittadini al pensiero critico e ne salvaguardano la capacità di decidere autonomamente.
La maggior parte delle persone, quando affronta un tema specifico, si limita a studiarlo da una sola prospettiva (di solito quella che gli è più congeniale), ad esempio storica, sociologica, psicologica, ecc. La costruzione di una mente critica richiede un approccio interdisciplinare: un pensatore critico deve superare i limiti delle singole discipline che trattano dell'essere umano e del suo ambiente socioculturale, per integrare e amalgamare i concetti di diverse discipline scientifiche ed umanistiche.
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- Atteggiamento critico: sforzarsi di assumere un atteggiamento critico contrastando la tendenza umana innata di saltare subito alle conclusioni e prendere decisioni impulsive. Per approfondire andare alla pagina: Atteggiamento critico
- Lettura: diversi studi confermano che l'attività di lettura migliora l'attività del cervello contrastando i deficit cognitivi e l'invecchiamento cerebrale. Per approfondire andare alla pagina: Lettura e Cervello. Inoltre, il miglioramento cerebrale viene potenziato dalla lettura critica dei testi (non narrativi).
- Apprendimento linguistico: recenti studi hanno confermato che imparare lingue diverse dalla propria (anche in età avanzata) migliora il rendimento cerebrale. Per approfondire andare alla pagina: Bilinguismo e incremento cognitivo